Trento, 04 aprile 2023

Moretto, Sbertoli e Zorzi a confronto sul futuro del volley per "La Rete che unisce"

Un momento dell'incontro di questa sera fra Sbertoli, Moretto e Zorzi presso Palazzo Benvenuti a Trento

Gaia Moretto, Riccardo Sbertoli e Andrea Zorzi a confronto nell’ambito del progetto dedicato “La Rete che unisce”; le aziende che sostengono Trentino Volley questa sera hanno infatti potuto incontrare ed interagire con due protagonisti della grande stagione (maschile e femminile) di Trentino Volley, stimolati nella loro conversazione pubblica dal leggendario giocatore simbolo della Generazione dei Fenomeni, ora apprezzato giornalista e moderatore di eventi.
L’appuntamento, organizzato dal Club gialloblù presso la Sala Nones di Palazzo Benvenuti a Trento all’interno degli spazi della Cassa di Trento, ha consentito ai numerosi rappresentanti degli sponsor gialloblù intervenuti di ascoltare e di dialogare con tre interlocutori d'eccezione, ma anche di intensificare ulteriormente il rapporto con la Società e fra le stesse singole realtà.
Nel corso degli oltre novanta minuti dell’evento si è parlato della pallavolo italiana a 360°, della capacità di questo sport di saper attrarre e valorizzare allo stesso modo sia il genere femminile sia il genere maschile e del confronto col glorioso passato di questo sport, che ha visto in epoche differenti gli stessi Zorzi e Sbertoli diventare Campioni del Mondo e d’Europa in maglia azzurra.
“Uno fra gli aspetti più interessanti di questa mia nuova esperienza con Trentino Volley è proprio vedere come le due squadre di punta viaggino su binari paralleli a livello di importanza – ha sottolineato la Moretto - ; qui c’è davvero un’idea molto avanzata di fusione e coesione d’intenti fra maschile e femminile. A Trento la Società ci fa sentire protette ed è in grado di tenere all’esterno le eventuali pressioni; ce ne siamo accorte bene all’inizio del nostro campionato quando avevamo accusato qualche battuta d'arresto di fila”.
“La bellezza del nostro sport è proprio nel vedere come, pur partendo da un punto comune, il gioco si sia sviluppato in maniera differente nei due settori ed abbia delle specificità e peculiarità che lo rendono spettacolare sia in campo maschile sia in campo femminile – ha spiegato Sbertoli - . Io stesso se fossi catapultato in un allenamento di una squadra femminile farei fatica a trovare la mia giusta dimensione. Studiando poi bene le partite del nostro campionato mi sono accorto di come la pallavolo stia andando verso caratteristiche ben precise: oramai, ad esempio, chi gioca nel ruolo di opposto deve essere completo e non sapere più attaccare solo la palla alta. Il gioco è diventato molto più fisico, tecnico e veloce e ogni elemento deve saper fare al massimo qualsiasi fondamentale”.
“Ho commentato spesso in tv partite femminili e maschile – ha aggiunto Zorzi – e ho sempre avuto l’impressione di riuscire a leggere meglio le situazioni della pallavolo maschile rispetto a quella femminile che rimane molto più imprevedibile o forse semplicemente meno codificabile da me”.
Questi alcuni pensieri da parte dei tre protagonisti durante la serata che si è conclusa con un piacevole brindisi.

Trentino Volley Srl
Ufficio Stampa