Il diario delle finali nazionali under 18 scritto dal capitano dell'Itas Diatec Trentino Norberto Gottardi
La formazione under 18
dell’Itas Diatec Trentino
Schiacciata forte in diagonale da posto quattro, la palla cade a terra nel campo di Macerata i ragazzi della panchina corrono in campo e tutti noi giocatori festeggiamo insieme questa vittoria che ci porta ad essere la 5a squadra under 18 in Italia. La palla che cade nel campo dei nostri avversari mette la parola fine alla nostra avventura delle finali nazionali under 18 di Peschiera del Garda.
Era la prima volta per molti di noi, era una prima assoluta per la Trentino Volley, alla fine di quattro giorni di vere e proprie battaglie contro tutte le squadra che abbiamo incontrato abbiamo colto un quinto posto che ha lasciato tutti soddisfatti, allenatori, dirigenti e anche i coraggiosi tifosi che ci hanno seguito e incitato a dispetto del caldo spesso insopportabile delle palestre del veronese.
In questi giorni, anche squadre dai nomi meno altisonanti hanno dato tutto loro stesse per onorare la qualificazione a queste finali a 12.
Lo spirito combattivo ha contraddistinto anche i due team che abbiamo incontrato all’inizio del nostro percorso e infatti Raffaele Lamezia Terme e Sant’Anna Pescatori Torino si sono dimostrate squadre che hanno venduta cara la pelle fino all’ultima palla. Queste prime due partite per noi hanno avuto esito positivo ma l’impegno per battere anche queste due compagini meno titolate è stato totale. Il nostro gruppo agli ordini di Andrea Burattini ha risposto bene a questi primi approcci; importante però era la sfida successiva per il primato nel girone contro la Lube sapendo di essere una buona squadra, ma capendo che in queste finali nessun team doveva essere sottovalutato, a maggior ragione Macerata che si era qualificata di diritto per questa manifestazione dimostrando la sua forza durante tutto l’anno vincendo il suo girone di qualificazione.

3 a 2 dopo quasi due ore di gioco, Macerata si dimostra una squadra tosta e ci batte in una gara dall’alto tasso tecnico e agonistico. Sconfitti sì ma ancora con tanta voglia di far vedere che la partita persa era forse figlia di qualche insicurezza dettata dalla tensione giustificata dall’importanza della gara. Anche se battuti siamo qualificati per i quarti di finale; l’occasione per riscattarci era a portata di mano: la mattina dopo ci aspettava il nostro quarto di finale contro Cuneo, non una a caso, ma la squadra indicata da molti come la più forte a livello under 18, sicuramente non la squadra migliore da incontrare dopo una sconfitta, ma la squadra giusta per vedere se l’Itas Diatec Trentino aveva nella sua faretra le frecce per cercare di abbattere una corazzata e far vedere la vera caratura dei suoi giocatori.

3 a 2 dopo due ore e un quarto di gioco con lo stesso risultato del pomeriggio precedente. Ancora una volta uscivamo sconfitti da una bellissima partita in cui giocatori meno conosciuti come noi trentini sono riusciti a tenere testa e anche a mettere sotto Martino, Botto, Parusso e Ariaudo, giocatori che fanno parte del gruppo della nazionale pre-juniores italiana.
Amarezza per essere arrivati molto vicini a un grande risultato, ma la delusione ha lasciato posto alla stanchezza per aver giocato una partita in programma alle 11.30 andata in scena nelle ore più calde della giornata in una palestra infuocata non solo per l’agonismo dimostrato da tutti.

Poche energie fisiche e ancor meno energie mentali, tanta voglia di riposarsi in camera o ancora meglio nella piscina dell’albergo, invece no alle ore 18.30 in programma Itas Diatec – Aerre Vellettri. La palestra non era la stessa lasciata alle 15.30 ma ricordava comunque la partita contro Cuneo e anche se ci trascinavamo in campo siamo riusciti a far valere la nostra maggior bravura tecnica e la nostra maggior prestanza fisica per piegare Velletri che ha giocato a 1000 all’ora per batterci. La giornata più lunga era finita, un tuffo in piscina non poteva togliercelo nessuno e così è stato anche per chi ci aveva guidato fin lì, cioè Burattini e Berti che con la leggerezza di due adoni hanno dato saggio delle loro doti da tuffatori.

Ultima partita di questa stagione e di questo gruppo under 18 ancora contro Macerata! Come la mettiamo con il 3 a 2 del girone di qualificazione? E chi se lo ricorda più, sono passati due giorni e noi siamo diversi, gli avversari di Macerata non passano più con irrisoria facilità, perché muriamo battiamo attacchiamo come dei forsennati, fin che in battuta va un centro altissimo della Lube, il libero di Trento riceve perfetto una banda urla “super”, il palleggiatore gli dà fiducia, schiacciata forte in diagonale da posto quattro, la palla cade a terra nel campo di Macerata i ragazzi della panchina corrono in campo e tutti noi festeggiamo insieme questa vittoria.

Come capitano di questo bellissimo gruppo ringrazio il presidente Mosna, i tifosi e i genitori e uno ad uno tutti quelli che ci hanno seguito per tutto l’anno e in queste finali. Grazie a…
…Andrea Burattini per le tante lezioni di pallavolo e di vita.
…Luca Berti per l’importante presenza durante queste finali nazionali facendo da chioccia a noi pulcini.
…Renato Grazi per la disponibilità dimostrata verso tutti noi.
… Bruna Zeni per essere stata una dirigente presente e attenta a tutti i suoi atleti.
…Sabrina Grazzi per le magnifiche foto, ricordo della nostra esperienza.
…tutti i miei compagni, con cui ho condiviso 10 intensissimi mesi apprezzando pregi e capendo i limiti, esaltandoci nelle vittorie e riflettendo per le sconfitte.
Grazie a un gruppo che ha dato l’anima capendo quanto sia importante il rispetto dell’avversario e ancora di più della propria squadra; credo inoltre che quest’ esperienza sia stata un’occasione di crescita non solo per noi giocatori ma anche per gli allenatori e per la società. Grazie di cuore.

Norby