Oleg Antonov e Cristiana Chiarani durante la registrazione della settimanale puntata di "RTTR Volley"

foto trentinovolley.it

Trento, 7 dicembre 2015

 

Gli studi di RTTR, tv partner di Trentino Volley, hanno ospitato questa sera uno dei principali (e forse più inattesi) protagonisti dell’ottimo avvio di stagione di Trentino Volley. La settima puntata stagionale di “RTTR Volley” ha messo infatti al centro dell’attenzione Oleg Antonov, che durante i venti minuti di trasmissione ha offerto le proprie considerazioni sulla prima parte della sua avventura in maglia gialloblù.
Obiettivamente nemmeno io mi aspettavo di giocare così tanto nelle prime dodici partite, ho approfittato dello sfortunato periodo iniziale di Urnaut, spero che non me ne voglia – ha confessato lo schiacciatore italo-russo alla conduttrice Cristiana Chiarani - . E’ stata per me una bella opportunità per mettermi in luce ma ora è importante avere anche Tine di nuovo a disposizione e rassicuro tutti: non ci saranno dualismi. Con così tante partite da giocare in pochi giorni ci sarà spazio per tutti e per questa squadra sarà un vantaggio avere alternative in un ruolo tanto importante come quello dello schiacciatore. La battuta è sempre stato un fondamentale che mi piace allenare e che mi diverte, come l’attacco; sono quindi doppiamente contento se riesco ad essere utile in questo modo alla squadra. Ho iniziato a giocare a pallavolo in Italia grazie a mio padre e, nonostante abbia girato tanti posti e sia stato spesso lontano dalla mia famiglia, mi ritengo fortunato ad aver fatto la carriera del pallavolista”.
Sabato sera a Castellanza abbiamo raccolto tre punti d’oro – ha dichiarato Antonov passando alla stretta attualità - . Era importante vincere 3-0, anche perché gli ultimi due set sono stati particolarmente complicati, specialmente nel finale, ma siamo stati bravi a portarceli a casa. Adesso ci attendono due scontri diretti con Verona e la Lube, ma è meglio non guardare troppo in là e pensare solo alla sfida del PalaOlimpia: sarà durissima ma daremo il massimo”.

 

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