Giannelli serve Burgsthaler in attacco; per i due spazio in campo dal terzo set

Foto Trabalza

Trento, 19 novembre 2014

 

La cronaca della gara di ritorno dei sedicesimi di finale di 2015 CEV Cup, giocata stasera al PalaTrento fra ENERGY T.I. Diatec Trentino e Vojvodina NS Seme Novi Sad. L’ENERGY T.I. Diatec Trentino si presenta in formazione tipo per la prima partita europea della stagione al PalaTrento: Stoytchev schiera Zygadlo in regia, Nemec opposto, Kaziyski-Lanza in posto 4, Birarelli-Solé al centro e Colaci libero; Strahinjia Kozic, allenatore del Vojvodina, deve fare a meno del centrale Petrovic (nemmeno a referto) e risponde con Jovanovic alzatore, Luburic opposto, Mihajlo Stankovic e Katic schiacciatori, Simic e Cedemir Stankovic al centro, Pekovic libero. L’avvio di match è equilibrato, tant’è vero che il primo break point lo firma Katic sul 7-8 (time out tecnico) dopo ben quattordici cambiopalla consecutivi. Una ricostruita di Luburic permette agli ospiti di allungare sul +2 (9-11) ma Kaziyski riporta subito la parità sull’11-11. I gialloblù mettono la freccia con lo stesso numero uno (14-13) e poi con Nemec allungano sul +3 (18-15) ma Novi Sad non demorde e con Luburic ritrova immediatamente la parità (19-19). Un fallo a rete di Zygadlo permette ai serbi di volare sul 21-23; Stoytchev chiama time out e la squadra lo ripaga con un parziale di 4-0 guidato da Kaziyski al servizio e Birarelli in attacco (25-23).
Nel secondo set l’ENERGY T.I. Diatec Trentino appare più fluida nel suo gioco trovando immediatamente un discreto margine (3-1, 9-6) grazie anche a qualche errore di troppo degli avversari. Kaziyski col servizio offre un’ulteriore accelerata (11-7) ma il Novi Sad ci crede ancora e risale sino al 12-11 approfittando di un paio di sbavature nella metà campo gialloblù. La macchina da punti trentina riparte subito grazie all’ace di Nemec (16-13), che così si fa perdonare un precedente errore in attacco, e al successivo ancora di Matey (18-15). Il bulgaro picchia forte e spinge i suoi sino al 21-17; sembra lo strappo decisivo, ma in realtà non lo è: il Vojvodina risale la china sino al 22-22 condotta a muro da Cedomir Stankovic. Si va ai vantaggi, dove Trento è costretta ad annullare quattro palle set prima di iniziare ad averne un paio dal 28-27 (ace di Kaziyski). Per chiudere la pratica qualificazione sul 31-29 serve però un muro di Solé su Simic.
Nel terzo parziale Stoytchev offre spazio sin dal via a Giannelli in regia e Burgsthaler al centro al posto di Birarelli e i due si trovano subito a loro agio; l’ENERGY scappia via sul 10-8 (muro di Nemec) dopo un avvio equilibrato. Con Lanza al servizio (ace) l’andatura aumenta ancora (13-9); il Novi Sad fatica a tenere il ritmo (16-12) e lascia progressivamente il campo: Nemec suona ancora la carica (20-15) e spinge i suoi al quarto 3-0 consecutivo casalingo (25-20).

 

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