Trento, 1 febbraio 2010

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Radostin Stoytchev durante un time out
al PalaMadigan (foto Trabalza)


L’Itas Diatec Trentino è rientrata nella tarda notte di ieri da Montecatini Terme con in dote una Coppa Italia che in regione si era potuta ammirare solo una sola volta, ma da lontano, ovvero quando la Lube Banca Macerata l’aveva alzata al cielo in occasione della Finale dell’edizione 2003 giocata proprio al PalaTrento. Da questa mattina la TIM Cup A1 2010 fa invece bella mostra nella bacheca della sede di via Trener e nessuno stavolta la potrà portare via dal Trentino Volley Point.
Per i Campioni del Mondo, d’Europa e nuovi detentori del massimo trofeo nazionale la settimana inizierà in un modo assolutamente inconsueto, almeno guardando solo a quanto accaduto negli ultimi mesi; Radostin Stoytchev ha infatti concesso alla squadra due giorni interi di riposo prima di riprendere mercoledì l’attività in palestra ed iniziare a preparare il doppio ravvicinato impegno casalingo di campionato e Champions League. Nel giro di tre giorni al PalaTrento faranno infatti capolino prima l’Esse-ti Carilo Loreto (sabato 6 alle 20.30) e poi il Knack Randstad Roeselare (martedì 9 sempre alle ore 20.30) per l’andata dei Playoff 12 di CEV Indesit Champions League.
Non capita spesso di poter concedere così tanto tempo libero ai giocatori – ammette Stoytchev il giorno dopo il trionfo del PalaMadigan – ma in questo caso credo che sarà proprio utile per festeggiare a dovere questa nuova importante vittoria e per tirare un po’ il fiato non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale. Ieri abbiamo raccolto un successo bellissimo, fortemente voluto da tutti ed è stato ancora più bello ottenere la nostra prima Coppa Italia al termine di una gara straordinaria per livello tecnico, agonistico ed emozionale. Lo ribadisco, Cuneo ha giocato un’ottima partita, noi siamo stati semplicemente più fortunati e credo che nessuno avrebbe avuto nulla da ridere se alla fine il trofeo se lo fossero portati a casa i nostri avversari”.
Voglio formulare alcuni sentiti ringraziamenti – continua il plurimedagliato tecnico bulgaro - : ai giocatori che sono sempre i principali protagonisti di tutte le vittorie, alla Società, a tutto lo staff e ai tifosi che ci sostengono in modo straordinario in ogni occasione; è stato bellissimo festeggiare in campo assieme a loro. Infine, ma non per ultimo, il mio grazie va a Diego Mosna senza il quale tutto quello che abbiamo fatto in questi due anni e mezzo non sarebbe stato possibile; spero che la Città sappia apprezzare nel modo giusto quello che il Presidente ha fatto per Trento”.
Ora le responsabilità aumentano inevitabilmente – avverte Stoytchev a conclusione del suo discorso - ; per confermarci a questi livelli dovremo avere sempre fame di vittoria e voglia di lavorare, dovremo cioè essere consci che per ottenere altri risultati di grande livello conterà solo l’impegno costante in allenamento. La nostra voglia di migliorarci non deve mai venire meno”.


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