Mercato, il General Manager Cormio fa il punto della situazione
Giuseppe Cormio (foto Trabalza)
Trento, 11 luglio 2009

Sono settimane di lavoro particolarmente intense quelle che si stanno vivendo negli uffici della Trentino Volley in questo periodo. Fra l’imminente avvio del BIG Camp 2009, la programmazione della prossima stagione e la rosa 2009/10 della prima squadra da completare, i minuti liberi della giornata per Giuseppe Cormio si contano sempre sulle dita di una mano.
Il nostro è un mercato particolarmente difficile – ammette il General Manager gialloblu in una delle rare pause che il lavoro gli concede - , perché per coprire determinati ruoli con giocatori di primo livello dobbiamo fare i conti non solo con le trattative sportive ma anche e soprattutto con quelle politiche e burocratiche. Mi sto ovviamente riferendo alla situazione di Juantorena e Sokolov, due giocatori che vogliamo fortemente poter utilizzare fin dalla prima giornata di campionato ma per cui ci vorrà ancora un po’ di pazienza. Risolte queste due trattative la squadra sarà al completo perché nel frattempo contiamo di chiudere il discorso con gli altri tasselli che mancano: un centrale ed un secondo libero. Per il primo si tratta solo di perfezionare alcuni dettagli e sono convinto che entro la prossima settimana dovremmo riuscire ad ufficializzare il nuovo giocatore, mentre per il secondo molto dipenderà dalla volontà di Segnalini: se, come sembra, vorrà andare in prestito in qualche squadra di serie inferiore cercheremo un sostituto all’altezza”.
Sta nascendo un organico che, come quella delle ultime due stagioni, si presenterà molto valido dal punto di vista tecnico e fisico – confida Cormio - , ma che rispetto al passato avrà anche un pizzico di imprevedibilità in più che ci verrà data dall’ampia possibilità di cambi a disposizione dell’allenatore. Sono convinto che sarà una squadra molto divertente da vedere, che piacerà particolarmente ai tanti appassionati di questo sport. Saremo sicuramente competitivi ma per capire quanto bisognerà aspettare anche le mosse delle nostre avversarie. La geografia della nostra pallavolo, a tal proposito, non mi sembra molto differente rispetto al passato. Le operazioni portate a termine sino ad ora ci dicono che le formazioni contro cui speriamo di lottare fino alla fine per lo scudetto saranno sicuramente Macerata, Piacenza e Cuneo, senza dimenticare i passi in avanti fatti da Perugia e Modena, rinforzatesi molto rispetto al recente passato”.
Per quel che riguarda gli obiettivi - precisa il General Manager - posso solo dire che una delle nostre priorità sarà sicuramente il Mondiale per club che giocheremo ai primi di novembre in Qatar; ci piacerebbe molto chiudere il cerchio con un’altra vittoria internazionale di grande prestigio. L’amaro epilogo dell’ultima finale scudetto però non è ancora stato del tutto assimilato ed è per questo che il campionato italiano è sicuramente in cima alla lista dei nostri pensieri, così come lo è anche la Coppa Italia, una manifestazione che nelle ultime stagioni non ci ha mai visto protagonisti. Il discorso legato alla Champions League è invece più complesso: siamo ovviamente convinti dei nostri mezzi ma va anche considerato il rischio di poter uscire già al primo turno; tutto questo perché non essendo teste di serie ci siamo ritrovati in un girone di ferro e se, come sembra, passeranno solo le prime due classificate dovremo guardare a questa manifestazione con molta attenzione in ogni singola partita. Resto comunque fiducioso perché, al di là dei risultati, vedo una realtà come la nostra che è sempre più solida, stimata e copiata, non solo in Italia ma anche all’estero. Durante questi mesi abbiamo ricevuto dalla Russia, Polonia e Turchia tante offerte per i nostri giocatori perché sono i migliori al mondo: tutti li vorrebbero ma noi ora abbiamo le capacità, il prestigio e la struttura per competere con chiunque e ciò ci permetterà, per esempio, di tenere qui un giocatore come Winiarski che è il vero uomo di equilibrio della squadra. Noi che l’abbiamo in rosa da tre anni sappiamo bene il suo valore e ce lo teniamo stretto; chi invece non lo ha lo può solo desiderare”.


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