Max Colaci in maglia azzurra: sino ad ora il libero trentino ha sempre giocato titolare

foto fivb.org

Trento, 24 giugno 2015

 

Dopo tre weekend giocati in casa fra Pesaro, Bologna, Jesolo, Verona, Roma e Firenze, la Nazionale Italiana si appresta ad affrontare la seconda trasferta dell’Intercontinental Round di World League 2015. Fra venerdì 26 e domenica 28 giugno gli azzurri saranno di scena in Serbia per affrontare i padroni di casa guida da Nikola Grbic. Nell'elenco dei convocati dal Ct Mauro Berruto per l’importante impegno ci sono anche due giocatori della Trentino Volley oltre al fisioterapista Davide Lama: il libero Massimo Colaci e lo schiacciatore Filippo Lanza, che così – a distanza di otto mesi dall’ultima occasione – sono tornati a Novi Sad, dove si giocherà il primo match e dove lo scorso 5 novembre la Diatec Trentino esordì in 2015 CEV Cup contro l’Ns Seme.
Credo che nel complesso il bilancio sia positivo anche se ancora non abbiamo dimostrato di avere quella continuità che ci permetterebbe di fare il salto di qualità definitivo – ha spiegato Max Colaci parlando dell'Italia vista nelle prime dieci gare del torneo - . E’ una fase per noi un po’ delicata; stiamo ripartendo dopo la delusione del Mondiale che non è stata facile da gestire. Per quanto mi riguarda sono soddisfatto per essere riuscito, nell’arco di un anno, a conquistarmi un posto in pianta stabile nel gruppo, ma le gioie personali contano poco in uno sport di squadra come il nostro dove si vince o si perde tutti insieme. Dobbiamo imparare a gestire i momenti, sia quelli positivi che quelli negativi, credo che le grandi squadre si differenzino proprio per questa capacità: saper analizzare per poter ripartire, anche durante una stessa partita; solo lavorando si può migliorare e quando parlo di lavoro non intendo solo quello in palestra. E' importante non esaltarsi, ma neanche abbattersi”.
La Serbia – ha concluso l’atleta pugliese di Trentino Volley - è una squadra di quelle che non ti regala mai nulla, soprattutto quando gioca in casa. Qui e in Brasile capiremo davvero chi siamo, ma soprattutto chi vogliamo essere; saranno due test importantissimi  perché vogliamo chiudere il discorso qualificazione il prima possibile arrivando a Rio per nostri meriti e non certo con la consolazione del terzo posto. Il gruppo ha l’intenzione di qualificarsi bene per far capire agli avversari che l’Italia c’è e ha voglia di dimostrare tutto il proprio valore. Abbiamo il dovere di puntare in alto, sempre”.
Entrambe le sfide Serbia-Italia verranno trasmesse in diretta tv da RAI Sport 1: venerdì 26 alle 20 sul canale numero 57 del digitale terrestre e domenica 28 alle 20 sul 58.

 

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