Bolzano, 26 marzo 2011

focus sulla finale di champions

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Capitan Kaziyski alza al cielo la terza Champions
League della storia gialloblu (foto Trabalza)

La Trentino BetClic non scende dal tetto d’Europa su cui si trovava già stabilmente da due stagioni. La squadra di Radostin Stoytchev ha centrato stasera, davanti al proprio pubblico trasferitosi in massa al PalaOnda di Bolzano (7.500 presenze solo per la finale), uno storico tris nella CEV Champions League, la manifestazione continentale di maggior tradizione e prestigio.
Le leggendarie Ravenna e Modena, uniche squadre italiane a centrare tre vittorie di fila in questa competizione, sono state così raggiunte al termine di una prova di forza con lo Zenit Kazan che magari avrà murato e battuto meglio, almeno a leggere le statistiche (undici block a cinque e 7-3 nel computo degli ace) ma nei momenti decisivi del terzo e quarto set non è mai riuscito a mettere il proprio timbro sul match.
La squadra di Stoytchev ha così raccolto l’ennesimo successo internazionale, il quinto complessivo tenendo conto anche di due Mondiali per Club, con un valore aggiunto notevole: l’aver piegato un Kazan che fino all’ultimo ha venduto carissima la pelle appoggiandosi sulla regia del grande Ball, sui muri di Abrosimov (8 block vincenti) e sulla vena dell’opposto Mikhailov fino a quando l’opposto russo ha retto. Tutto ciò non è bastato a fermare i gialloblu, autori di uno straordinario primo set firmato principalmente da Stokr e Kaziyski e poi in seguito caratterialmente impressionanti a risalire la china dopo aver perso il secondo ed essere stati più volte sotto nei parziali successivi. A spostare l’ago della bilancia sempre più verso il versante gialloblu ci hanno pensato ancora una volta Juantorena e Kaziyski. La coppia delle meraviglie di posto 4 si è confermata letale; a dimostrarlo i 19 punti di Matey col 61% a rete e i 15 palloni vincenti di Osmany, autore del 67% in attacco e di una incisività senza pari nei momenti  clou della gara. Fra i singoli da rilevare anche la prestazione in regia di Raphael, l’efficacia a muro di Birarelli (4 block) e la costante presenza in seconda linea di Bari, per il secondo anno miglior libero della manifestazione.
La cronaca del match racconta ancora prima che della partita, di un PalaOnda gremito in ogni ordine di posto e pronto a proiettare la propria squadra del cuore verso il successo con un’atmosfera ed un sostegno incredibile. L’inizio di Trento è quindi pressoché perfetto, visto che i gialloblu scattano sul 4-0 grazie ad un Kaziyski scatenato: cinque punti in fila del fenomeno bulgaro mandano poi la Trentino BetClic sull’8-3 al primo time out tecnico. Nella parte centrale il vantaggio aumenta a dismisura; stavolta è Stokr a fare la voce grossa e a condurre i propri compagni fino al 16-7 ben ispirato da un Raphael pirotecnico. Il Kazan prova a reagire con un paio di spunti personali di  Priddy e Apalikov (21-14) ma è troppo tardi perché ci pensano Juantorena ed un muro di Riad su Mikhailov a chiudere la frazione sul 25-17.
Nel secondo set il Kazan reagisce e si porta sul 2-4 sfruttando un ace di Tetiukhin; Kaziyski si vendica e realizza la battuta vincente su Babichev che vale l’immediata parità (4-4). I russi riguadagnano margine con un muro di Abrosimov su Kaziyski ed un ace di Mikhailov su Juantorena: 7-10. Un altro muro di Abrosimov sempre su Matey offre il massimo vantaggio ai russi (8-12). Trento risale la china (15-16) con Stokr ed ottiene la parità in corrispondenza del 17-17. Il finale di set è contraddistinto dalla rotazione al servizio di Tetiukhin che con due ace diretti ed un altro paio di buone battute porta la propria squadra sul 18-21, mettendo di fatto il sigillo alla frazione che si conclude sul 20-25 con Kaziyski in difficoltà in ricezione e i gialloblu molto fallosi al servizio (6 errori in tutto il periodo).
La lotta punto a punto torna a regnare nell’avvio del terzo set con le due squadre che procedono a braccetto fino all’8-8, sfruttando le rispettive buone vene di Juantorena e Priddy. E’ allora Mikhailov a sbloccare la situazione a suon di attacchi (8-11); la Trentino BetClic reagisce (13-13) ma è di nuovo l’opposto della nazionale russa a firmare l’allungo (14-16). La squadra di Stoytchev non ci sta e sempre con Juantorena ottiene prima la parità (21-21) e poi il vantaggio grazie all’attacco di Kaziyski e ad un ace proprio di Osmany (23-21). Un punto a testa della coppia di posto 4 gialloblu offre il vantaggio a Trento: 25-23 e 2-1.
Il quarto set regala un effimero spunto iniziale alla Trentino BetClic; il 2-0 viene infatti trasformato da Abrosimov in 3-5. Stoytchev chiama time out e i suoi impattano già sul 6-6 per mano di Stokr. Un errore di Sokolov, subentrato proprio a Stokr, manda il Kazan in fuga (8-11) ma sono ancora Juantorena con la sua battuta e Kaziyski in attacco a ribaltare la situazione (14-11) con un parziale di 6-0. E’ l’allungo decisivo perché il Kazan prova a reagire ma viene messo ai bordi del ring da un Juantorena sempre più decisivo e da un PalaOnda che esplode all’errore al servizio di Mikhailov (25-20).

Di seguito il tabellino della finale di 2011 CEV Champions League giocata stasera in Alto Adige.

Trentino BetClic-Zenit Kazan 3-1
(25-17, 20-25, 25-23, 25-20)
TRENTINO BETCLIC: Raphael, Juantorena 15,  Birarelli 6, Stokr 15, Kaziyski 19, Riad 4, Bari (L); Sokolov 2, Della Lunga, Colaci (L), Sala 2, Zygadlo. All. Radostin Stoytchev.
ZENIT KAZAN: Ball 3, Priddy 10, Apalikov 7, Mikhailov 17, Tetiukhin 9, Abrosimov 13, Obmochaev (L); Babichev (L), Egorchev, Pantaleymonenko 1, Cheremisin.  N.e. Babichev. All. Vladimir Alekno.
ARBITRI: Deregnaucourt (Francia) e Mokry (Slovacchia).
DURATA SET: 26’, 24’, 28’, 30’ ; tot 1h e 48’.
NOTE: 7.500 spettatori. Trentino BetClic: 5 muri, 3 ace, 22 errori in battuta, 3 errori azione,  57% in attacco, 45% (31%) in ricezione. Zenit Kazan: 11 muri, 7 ace, 15 errori in battuta,  13errori azione, 43% in attacco, 46% (34%) in ricezione. Cartellino giallo a Priddy sul 10-11 del quarto set.


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