La nuova stagione è anticipata dall’amara spedizione azzurra alle Olimpiadi di Barcellona che rimarrà alla storia come una delle pagine più tristi della nostra pallavolo. La Nazionale di Velasco è favorita ma cade clamorosamente nei quarti battuta 17-16 nel tie-break dall’Olanda.

Il 48° campionato è ancora griffato Boario e continua ad essere l’unico torneo a squadre sponsorizzato nel nostro paese.
La Lega Pallavolo distribuisce alla stampa per la prima volta il “Book” del campionato, guida con tutti i dati salienti delle società e delle squadre, nonché gli organici e i calendari della stagione 1992/93.
A causa degli impegni sempre più pressanti della Nazionale (vedi World League), ed il conseguente stop anticipato dei campionati alla fine di aprile, vengono introdotti ufficialmente gli “Italian Open”, un torneo post-campionato che permette di tenere impegnate le squadre e di far giocare giovani poco utilizzati durante l’annata. L’iscrizione è libera e alla prima edizione gioca anche la nazionale militare.
L’All Star Game viene giocato a Modena e fa numeri incredibili. La formula prevede la partecipazione di ben quattro squadre: Europa 1, Europa 2, Americhe e Resto del Mondo. Il PalaPanini fa il pienone con quasi 6.000 spettatori.
Novità ancora dal punto di vista televisivo; al fianco di RAI compare ITALIA 1 che trasmette in diretta una gara domenicale. L’orario di programmazione non è però dei migliori: a metà pomeriggio, orario troppo vicino allo storico “90° minuto” e gli ascolti ne risentono.
La Lega Pallavolo Serie A presenta, inoltre, l’accordo con Televideo Rai per il servizio risultati in tempo reale. A guidare questo nuovo progetto, in qualità di responsabile diffusione risultati, un volto noto della Lega Volley dei nostri giorni, l’attuale Amministratore Delegato Massimo Righi.
In FM Radio RAI ha la sua “Pallavolando” con Nicoletta Grifoni e poi con Simonetta Martellini. Anche le radio private cominciano ad interessarsi alla pallavolo. Sulle private dilaga “Go, Lucky Go” il settimanale condotto da Andrea Lucchetta su Radio 105.
Nel campionato Italiano, che saluta il ritorno nella massima serie di Roma e Firenze, lo scudetto rimane in mano alla Maxicono. Dopo essersi sbarazzati di Falconara nei quarti, i ragazzi di Bebeto in semifinale contro il Messaggero Ravenna sudano per cinque gare prima di conquistare il pass per la finalissima. C’è da battere la Misura Milano che arriva però all’appuntamento più importante con l’americano Stork infortunato. Le possibilità dei milanesi di vincere sono pressochè nulle e in tre partite Parma fa suo ancora una volta lo Scudetto.
La Finale è anche la gara più vista della stagione con 695.000 spettatori mentre su Italia 1, fa il pieno la sfida tra Milano e Lazio con 582.000 persone davanti ai teleschermi.
La Coppa Italia vede, invece, trionfare la Sisley Treviso, capace di vincere il suo primo titolo in Italia.
In Europa, per il secondo anno consecutivo, le nostre squadre conquistano tutto quello che c’è da vincere: Atene porta fortuna ancora al Messaggero Ravenna che fa il bis in Coppa dei Campioni, battendo in finale Parma, dopo essersi già aggiudicata la Supercoppa Europea contro Montichiari.
Milano, nella final four di Verona, si aggiudica la Coppa delle Coppe mentre la Sisley fa sua ancora una volta la Coppa Cev.

I Campioni d’Italia del MAXICONO PARMA: Blangè, Botti, Bracci, Carlao, Corsano, Giani, Giretto, Gravina, Michieletto, Pistolesi. All. Bebeto