Foto Trabalza
Trento, 4 maggio 2017
E’ in edicola con l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” l’inserto “V come Volley”: otto pagine che il quotidiano più letto d’Italia dedica ogni settimana alla pallavolo, solitamente nell'edizione di venerdì ma in questo caso in quella di giovedì proprio per presentare nel dettaglio gara 2 di Finale Scudetto. Nel tredicesimo numero stagionale il principale protagonista è Angelo Lorenzetti; per un giorno l'allenatore della Diatec Trentino ha vestito i panni del giornalista, scrivendo di suo pugno un articolo in prima pagina. Di seguito il testo integrale, in cui racconta come la sua Trento proverà a pareggiare la serie con Civitanova.
“Dice il saggio…” cosi chiosava Net, il collaboratore di Nick Carter (da over 50 comprendo che molti giovani lettori non possano sapere di questa fortunata serie di cartoni un po’…datata! Sorry!), al termine degli episodi, per raccogliere in una morale gli eventi accaduti. Ecco! Sul pullman, dopo gara-1 contro Civitanova (che fatica per un marchigiano come me non chiamarla più: Macerata! Ahahah), Net mi ha fatto compagnia per tutto il viaggio di ritorno. Chissà che massima mi avrebbe passato questa volta? E soprattutto: cosa significa avere pensieri ed atteggiamenti saggi dopo una sconfitta così pesante come quella che mi ha affibbiato il mio collega Blengini?
Un libro del secolo scorso scritto da un connazionale di Net, “Importanza di vivere”, descriveva la saggezza con una formula matematica: “Realtà + Sogni + Umorismo = Saggezza”. In questi giorni di preparazione per gara2, assieme ai miei giocatori, ho tentato di percorrere la strada della saggezza (non ad essere saggio! Impossibile direbbe la mamma!) affidandomi a questa formuletta.
REALTA’: è stato un 3-0 senza storia. Nelle ultime tre partite con Civitanova il passivo è di 9 set persi ad 1. Che realtà è questa? Sono più forti. Lo si diceva già a settembre. Sono anche più bravi. Sembra la stessa cosa ma non lo è. Non sempre i più forti sono anche più bravi e questa è una difficoltà in più! D’altro canto i ragazzi che alleno sono arrivati in finale, la finale della SuperLega Italiana. Significa che anche loro la pallavolo la sanno giocare e lo hanno fatto bene in più di un’occasione. Una certezza in più!
SOGNI: non si arriva in finale per smettere di sognare quindi… nel cestino tutti i pronostici! Si sogna ancora! Sognare non di essere più forti ma di essere più bravi in una delle due prossime partite. Tuttavia, affinché del sogno non rimanga solo lo sbadiglio del “wake up”, è bene alzarsi e mettersi a produrre azioni. Subito! Tanto tempo a disposizione non ce ne è! Che armi abbiamo? Cosa fare meglio? Come farlo? Cosa assolutamente non fare? Come stare nel match quando Civitanova esprime la sua bella ed efficace pallavolo? Queste sono le domande che ci facciamo al PalaTrento. In partita saremo chiamati a rendere materia le risposte che ci siamo dati.
UMORISMO: cosa ci acchiappa il burlone in una finale scudetto? Cosa ci azzecca un sorriso nello spogliatoio della squadra che sta sotto nella serie? Il burlone è colui che, in modo spensierato, pone in una stanza il realista e il sognatore e elargendo sorrisi e punti di vista non alternativi bensì integrativi al loro modo di pensare la realtà! Uno di questi potrebbe essere quello di ricordarci che una partita la si gioca sempre in due: tu e l’avversario. Ovvio! Ma quando è il burlone a ricordarmelo mi scappa un sorriso e un buffetto verso me stesso: “caro vecchio coach! Tiratela di meno! Lavora come se tutto dipendesse da te ma umilmente accetta che non tutto è nelle tue mani”. Questo feedback me lo prendo e conservo anche il sorriso da portare in panchina!!!
Non so se dopo questo percorso che ci porterà a gara-2 sarò realmente più saggio. Lo spero! Di certo so che anche questi giorni trascorsi in palestra con giocatori e staff sono stati belli. Giorni che ci danno la forza di presentarci giovedì, di fronte al nostro pubblico che ci ha aiutato e non poco in questa stagione, con una promessa: daremo tutto e di più!! Alla fine i nostri tifosi, come sempre, li abbracceremo sul mondoflex per condividere con loro una gioia o una tristezza ma mai una delusione perché, questi ragazzi, le promesse le mantengono!
Ci vediamo al PalaTrento. Buona vita!
P.S.: Russi poco…”simpatici” anche in questa occasione. Peccato! Complimenti a loro, al lavoro noi!!!
Angelo Lorenzetti"