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Vettori, Birarelli e Savani a muro su Sivozhelez in finale (foto cev.lu) |
Le dichiarazioni dei giocatori della Trentino Volley raccolte a Copenaghen al termine dell’Europeo 2013.
“La Russia è una squadra davvero forte, con individualità straordinarie. Quello che ci siamo messi al collo dopo la finale è quindi un argento vinto e non un oro perso – ha spiegato Emanuele Birarelli alla stampa italiana - . In questo momento i nostri avversari rappresentano il top mondiale per le competizioni che mettono di fronte le nazionali, hanno un bello stile di gioco, riuscendo ad esprimere potenza e tecnica allo stesso tempo. Non è semplice giocare contro di loro perché nei fondamentali di battuta e difesa mettono davvero tanta pressione. Noi abbiamo provato a recuperare, ma poi alla fine la loro forza è venuta fuori e noi non abbiamo potuto farci nulla”.
“L’importanza della posta in palio e la mancanza di esperienza a certi livelli ci hanno giocato un brutto scherzo – aveva invece già commentato Tsvetan Sokolov dopo la semifinale persa proprio contro gli azzurri - , ma sono proprio partite come quelle giocate nel weekend a Copenaghen che possono aiutarci a crescere e a stare a certi livelli. La Bulgaria è una squadra forte, dobbiamo solo diminuire il numero di errori non forzati, io per primo. Con l’Italia sono partito bene ma poi sono calato alla distanza diventando troppo falloso. C’è delusione per questo altro quarto posto, anche perché arrivare terzi oltre alla medaglia ci avrebbe permesso di evitare le gare di qualificazioni ai Mondiali 2014”.
Trentino Volley S.p.A.
Ufficio Stampa