Trento, 22 gennaio 2012
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Il muro dell'Itas Diatec Trentino ferma un attacco di Padova
(foto Trabalza)

La cronaca della gara fra Itas Diatec Trentino e Fidia Padova. Dopo l’assenza forzata mercoledì sera in Spagna per influenza, il centrale greco Mitar Djuric ritrova posto in campo con Stoytchev che gli mette in diagonale l’ex Burgsthaler; dall’altra parte Montagnani preferisce De Marchi a Simeonov nel ruolo di opposto e in regia sceglie a sorpresa Tiberti al posto di Gonzalez varando una formazione assolutamente sperimentale. L’avvio di gara è equilibrato per merito di Padova che con Rosso al servizio ricompone il primo strappo gialloblù (da 4-1 a 4-6). Stokr e Kaziyski siglano l’immediata parità (6-6) e poi per vedere un nuova vantaggio significativo di Trento bisogna attendere sino al 14-12 (break point di Stokr). Rosso firma nuovamente la parità (17-17); per risolvere la questione servono allora un errore dello stesso posto 4 patavino e un contrattacco di Kaziyski (24-21). Il cambiopalla del capitano da posto 4 manda le due squadre al cambio campo sul 25-22.
Equilibrato anche l’inizio del secondo set con le due squadre che si confrontano ad armi pari sino all’11-11, poi i Campioni del Mondo cambiano marcia con Kaziyski e anche grazie a qualche errore dei patavini (14-11), più fallosi in attacco ed al servizio rispetto al precedente parziale. Il rush finale del periodo è nel segno di Juantorena, che firma il 17-14 in attacco e poi pure il 20-15 con un muro su Schwarz. Due ace di Raphael chiudono di fatto il conto (23-15) con il 2-0 che arriva sul 25-17 grazie ad un primo tempo di un positivo Burgsthaler (a segno in precedenza anche con un muro ed un ace).
Sul 2-0 casalingo cala l’intensità e l’entusiasmo nella metà campo della Fidia; ne approfittano subito i gialloblù con il neo entrato Della Lunga (in campo al posto di Kaziyski sin dal via del parziale) che si rende protagonista firmando un attacco e due ace che valgono l’allungo sull’8-3. E’ lo strappo che vale di fatto il match, perché poi la squadra di Stoytchev (che getta nella mischia anche Sokolov al posto di Stokr) diventa straripante (14-7 e 16-8) con i veneti che lasciano di fatto anticipatamente il campo, commettendo tantissimi errori ed imprecisioni: 25-14 e 3-0 finale.

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