Attacco in pipe di Tine Urnaut, fra i migliori della Diatec Trentino nel match col Kazan
foto fivb.org
Betim (Brasile), 22 ottobre 2016
La cronaca della prima semifinale del Mondiale per Club 2016, giocata al Ginasio Poliesportivo Divino Braga fra Zenit Kazan e Diatec Trentino. Nessuna sorpresa alla lettura degli starting six; la Diatec Trentino si presenta in formazione tipo con Giannelli al palleggio, Stokr opposto, Lanza e Urnaut schiacciatori, Solé e Van de Voorde al centro, Colaci libero. Lo Zenit Kazan replica con Butko in regia, Mikhailov opposto, Leon e Anderson schiacciatori, Ashchev e Volvich centrali, Salparov libero. L’inizio di match è di marca trentina (4-1) grazie ad un Urnaut particolarmente ispirato; il Kazan replica con Mikhailov e Anderson pareggiando i conti già a quota 7 e poi mettendo la freccia con Butko al servizio. Lorenzetti è costretto a chiedere time out sul 7-9 e alla ripresa del gioco Trento trova la parità già sul 10-10 grazie a due muri (Solé e Stokr) su Mikhailov e Leon. Il Kazan torna a spingere col servizio (13-15) e approfitta anche di due errori diretti gialloblù in attacco (15-19). Il finale vede Leon ancora più protagonista; lo Zenit accelera ancora (17-22) e chiude sul 18-25 il primo parziale senza particolari difficoltà.
Nel secondo set la Diatec Trentino prova a ripartire recuperando immediatamente uno svantaggio di 2-4, prima di mettere la freccia sul 10-9 grazie ad un cambiopalla più regolare e ad un Colaci che disinnesca sovente Leon. Nella parte centrale il Kazan prova a scappare via di nuovo con Mikhailov (17-15); Trento non ci sta e con Urnaut raggiunge nuovamente la parità a quota 20. Lo spunto decisivo stavolta lo firma l’opposto russo: break point sul 22-23 e cambiopalla realizzato per il 23-25.
Nel terzo set Lorenzetti conferma titolari Nelli e Daniele Mazzone, già in campo nel finale del parziale precedente al posto di Stokr e Van de Voorde; la Diatec Trentino tiene il ritmo avversario sino al 9-9, poi il Kazan accelera con Anderson (9-11) e ancora con Volvich (12-15). Mikhailov si esalta e segna la differenza nella parte decisiva (13-18); il Kazan non si ferma più e chiude in fretta sul 18-25.
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