
Il General Manager della Trentino Volley dopo le polemiche degli scorsi giorni indirizza ai tifosi trentini la lettera aperta che trovate qui sotto
Dopo tante illazioni, dopo tanti attacchi al cuore, sento il dovere di intervenire personalmente sull’argomento nella speranza di metterci una pietra sopra e cominciare a pensare a quanto ci aspetta nei prossimi 50 giorni di attività: una finale di Champions League ed un play off scudetto incerto come non mai.
Io sono del parere che ciascuno possa esprimere il proprio dissenso ed è per questo che nessun messaggio è stato bannato dal nostro sito, neppure quello più becero ed infamante. Non posso però fare a meno di rilevare che la maggior parte degli interventi che criticano la prestazione della nostra squadra vengono da persone che si sono registrate per l’occasione ed i cui dati sono palesemente falsi ed inesistenti. Gente che nutre astio nei confronti di Trentino Volley e che non aspettava altro che un pretesto per attaccare a testa bassa nella speranza di destabilizzare l’ambiente e renderci la vita diffcile. Mi auguro che il tentativo vada in fumo (nonostante un quotidiano locale abbia “stranamente” dato spazio solo ai messaggi contro e mai citato quelli a difesa) e che i nostri veri tifosi dimostrino, a chi afferma il contrario, che sono dalla parte di questi giocatori e della Società.
A Martina Franca abbiamo fatto una brutta figura perché intenti come quasi tutte le squadre, più a pensare a cosa avveniva altrove che alla gara che stavamo giocando. Questo è vero e non possiamo nasconderlo, ma di certo nessun ordine è stato impartito e nessuna formazione ha visto alterato il risultato sportivo di una intera stagione. Tutti i risultati della giornata hanno subito la stessa sorte: Macerata si fa rimontare da una Piacenza che vince il tie break a 6 e con quattro riserve in campo; Verona che si fa rimontare da Forlì che vuole un punto per evitare l’ultimo posto; Padova che, per lo stesso motivo di Forlì, vince 3 a 0 a Pineto e perfino Montichiari che perde netto a Vibo, senza opporre resistenza se non nel primo set. Tralascio la partita di Modena dove Perugia si è presentata senza i suoi tre migliori giocatori e quella di Treviso dove Cuneo è stata meno di una comparsa. Allora vogliamo dire che tutti hanno aggiustato i risultati? O che forse, quando una giornata non ha verdetti da emettere, ciascuno pensa al proprio futuro salvaguardando giocatori in difficoltà fisica e privi di stimoli reali? Ecco io penso che questa anomalia di giocare una giornata dove, dopo i primi due set tutto era deciso, abbia causato risultati a sorpresa e gare poco avvincenti.
Ma veniamo alle critiche espresse da un quotidiano nei miei confronti: leggo che il signor Silvestri, che tanto bene ci ha raccontato la figuraccia di Martina Franca pur avendo comodamente seguito la partita dalla sua poltrona di Trento accanto ad una radio (come anche i suoi collaboratori), mi critica per aver trovato inopportuna la mia scelta di motivare la sconfitta con alcuni episodi del secondo e quarto set. Lo ribadisco, ci hanno “rapinato” il secondo set ed abbiamo, me compreso, contestato gli arbitri che non hanno avuto, viste le incredibili decisioni prese, neppure il coraggio di ammonirci. Nel quarto due infortuni a Grbic e Bari ci hanno costretti a dei cambi ai quali si è aggiunto quello di Winiarski (5% in attacco! Andava forse tenuto ugualmente dentro?) e Kaziyski sceso in campo nonostante il dolore alla schiena ed alla caviglia. Secondo me, se nel secondo set non ci fossero state quelle decisioni sbagliate e se non avessimo avuto l’obbligo di far rifiatare qualcuno, avremmo vinto 3 a 0 chiudendo ogni polemica.
Io volevo dire questo e ritengo in modo legittimo: perché io c’ero, mentre chi, come in altre circostanze, ci lancia addosso accuse dalle colonne di un giornale…non c’era. Pensate che hanno perfino pubblicato una intervista con il nostro allenatore che lo stesso dichiara di non aver mai rilasciato, neppure a Radio NBC tanto cara al nostro giornalista e…tanto utile per vendere copie in edicola..senza spendere soldi per fare il viaggio in Puglia.
Ci dispiace che qualcuno, che ci vuole bene veramente e che apprezza il lavoro che da anni facciamo, ci sia rimasto male, ma noi siamo uniti e concentrati. Abbiamo in testa gli obiettivi che ci aspettano e daremo l’anima per andare più in alto possibile. Sappiamo anche che lo faremo trasportati, come sempre, dall’entusiasmo di una città e di una provincia che ci vogliono bene. Altri, che in prima pagina nel giugno del 2006, invitavano con frasi pesanti il Presidente Mosna ed il sottoscritto ad andarsene, ancora una volta, mi auguro, abbasseranno la testa e.. venderanno tante copie.
Giuseppe Cormio