Stokr ferma a muro Petric durante il quarto set, decisivo per riaprire la gara
Foto Trabalza
Casalecchio di Reno (Bologna), 28 gennaio 2017
La cronaca della seconda semifinale di Del Monte®Coppa Italia 2017, giocata stasera da Diatec Trentino e Azimut Modena all'Unipol Arena. Negli starting six non ci sono novità dell’ultima ora: Angelo Lorenzetti conferma la Diatec Trentino in formazione titolare, con Giannelli al palleggio, Stokr opposto, Lanza ed Urnaut schiacciatori, Solé e Van de Voorde centrali e Colaci libero; Roberto Piazza deve rinunciare a Holt e risponde presentando Modena quindi con Orduna in regia, Vettori opposto, Petric e Ngapeth in banda, Le Roux e Piano al centro, Rossini libero. L’inizio di match è difficile per Urnaut, che viene murato subito da Vettori, non mette a terra la successiva palla e sbaglia il servizio; Modena scappa via quindi già sull’1-3 e poi accelera quando lo stesso opposto italiano ha la meglio del muro a tre in fase di break point (7-10), dopo una lunga serie di cambiopalla. Il time out di Lorenzetti non segna la svolta della sua squadra, che alla ripresa viene murata Le Roux con un attacco di Urnaut e sbaglia da posto 4 con Stokr (8-13); i trentini rialzano la testa in seguito con Capitan Lanza e con lo stesso Jan al servizio, superando addirittura l’avversario sul 17-16. L’Azimut reagisce con Ngapeth (17-19), Stokr mura Vettori e la riprende (22-22). Si va ai vantaggi, dove Trento non sfrutta due occasioni per chiudere e cade alla seconda per i gialloblù (26-28) per via di un errore di Urnaut.
La Diatec Trentino prova a reagire in apertura del secondo set (5-2), affidandosi a Lanza e ad un Van de Voorde che al centro della rete attacca e mura con continuità. Vettori è il più in palla dei suoi e quasi da solo costruisce la parità, che arriva a quota 11. La squadra di Lorenzetti riparte di nuovo, sfruttando il turno al servizio di Stokr (condito anche da un ace) ed alcune imprecisioni degli avversari. Sul 17-13 Piazza ha già speso tutti i time out a disposizione, ma i suoi giocatori poggiandosi soprattutto su battuta e muro risalgono la china sino al 22-22, dopo essere andati sotto anche 22-19 (ace di Urnaut). Anche in questo caso per dirimere la questione servono i vantaggi; Trento resta sempre davanti, non sfrutta cinque palle set consecutive ma chiude il discorso alla sesta (30-28), quando Van de Voorde mura Vettori.
L’equilibrio regna anche nella prima parte del terzo set, che vede Lanza e compagni provare a scappare sul 7-5, prima che si scateni Ngapeth (due muri consecutivi per il 7-9). Lorenzetti spende subito un time out ed inserisce anche Nelli ed Antonov al posto di Stokr e Urnaut, ma la fase cambiopalla dei suoi fatica ancora ad essere fluente e concede il fianco a Modena, che accelera sul +5 (8-13). Piano e Le Roux fermano due volte Solé per il 9-15; Trento prova a risalire la china sino al 17-21 grazie ad un buon turno al servizio di Giannelli. Successivamente servono i muri di Daniele Mazzone (in campo al posto di Solé) e Van de Voorde per risalire sino al meno uno (22-23); a togliere le castagne dal fuoco per l’Azimut ci pensano ancora una volta Piano e Ngapeth per il 22-25 che consegna l’1-2 nel computo dei parziali.
Il quarto set si gioca punto per lunghi tratti (5-5, 11-11), con le due formazioni che si esaltano in difesa e contrattacco. La battuta di Modena fa male alla ricezione trentina, che però tiene botta in cambiopalla con Lanza. Urnaut in pipe regala il +2 (16-14, time out Piazza), ma è un vantaggio effimero perché poi Petric in battuta firma il controsorpasso (18-19). Anche in questo caso servono in vantaggi per risolvere la questione (23-23): Modena si guadagna due palle match, non le sfrutta e Trento ne approfitta alla quarta occasione, con un ace del monumentale Giannelli (30-28). Si va al tie break.
Il quinto set prende subito una brutta piega per la Diatec Trentino; Modena ottiene due punti di vantaggio 3-5 ma la squadra di Lorenzetti non si dà per vinta e pareggia i conti sull’8-8 per poi mettere la freccia sul 10-9 (errore di Ngapeth). Il rush finale è deciso dall’errore di Petric (15-13).
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