Trento, 8 settembre 2011

08092011stokr
Jan Stokr in attacco contro la Russia
nell'amichevole giocata ieri sera e
persa per 0-3 (21-25, 22-25, 17-25)

Fra tutti i giocatori – ben sei – della Trentino Volley che parteciperanno all’imminente Campionato Europeo 2011 ce ne è sicuramente uno che, per svariati motivi, sentirà più degli altri la responsabilità di dover esprimersi al meglio.
Per Jan Stokr quello che inizia fra due giorni non è infatti un torneo qualsiasi ma “il” torneo; per rendersene conto basta trovarsi in questo periodo in Repubblica Ceca: dappertutto cartelloni pubblicitari nelle strade delle principali città, spot tv e giornali riportano l’immagine ed il nome dell’opposto della Trentino Volley, diventato in questo periodo un vero personaggio pubblico. “Non sono abituato a questo tipo di popolarità, è una cosa molto strana non solo per me ma anche per la mia famiglia – spiega il martello gialloblù al sito della CEV - . I miei genitori non si rendono ancora perfettamente conto che quello che si vede dovunque è proprio loro figlio! Tutta questa esposizione mediatica fa sicuramente effetto ma io tengo il basso profilo e penso solo a lavorare sodo in palestra per portare la mia Nazionale almeno al secondo turno. Non voglio guardare troppo in là in ogni caso, perché siamo stati inseriti in un girone non semplice dove oltre alla Russia ci sono squadre ostiche come Portogallo ed Estonia. Voglio godermi questa manifestazione giorno per giorno, sperando di poter vivere un torneo ricco di soddisfazioni e privo di infortuni”.
Da sempre lo sportivo a cui Stokr si ispira non è un pallavolista bensì un giocatore di hockey, disciplina popolarissima in Repubblica Ceca: si tratta di quel Jaromir Jagr che, per un breve periodo nel 1995, giocò anche in regione vestendo la maglia del Club Bolzano. “Per me Jagr è sempre stato un modello - ammette Jan - perché dopo essere stato per svariate stagioni il miglior giocatore straniero della NHL tornò all’età di trenta anni a giocare in Europa e continuò a dare una preziosa mano alla Nazionale, diventando la chioccia per la nuova generazione ceca di hockeisti senza far pesare la sua condizione di stella. Anch’io ho avuto una ultima stagione davvero straordinaria vincendo trofei che magari alcuni giocatori non riusciranno mai a conquistare nemmeno in un’intera carriera ma non sono sicuramente qui per metterli in mostra a questo gruppo. Non ho mai voluto trattamenti di riguardo, mi sono allenato tutta l’estate come gli altri per migliorare assieme e provare a conquistare un risultato che faccia onore alla Repubblica Ceca. Dopo la fine del campionato italiano ho avuto il giusto tempo per riposarmi e ricaricare le pile al termine di una stagione davvero ricca di impegni. Se mi guardo indietro posso solo essere grato alla Serie A1 per avermi fatto migliorare così tanto; dopo l’esperienza con Perugia avevo messo in ipotesi anche l’idea di cambiare paese ma poi è arrivata l’offerta di Trento, un’occasione unica a cui non potevo dire di no: gioco nel miglior club del Mondo”.
Spero che il Campionato Europeo che disputeremo in casa possa essere un traino importante per la pallavolo in Repubblica Ceca – conclude Stokr - . Negli ultimi anni, soprattutto per carenza di sponsor, il livello medio del nostro volley è calato. C’è bisogno di un nuovo impulso e l’auspicio è che i nostri risultati possano portarlo. Se supereremo il primo turno del torneo ci sarà poi la possibilità di giocare contro la Bulgaria di Stoytchev, Kaziyski e Sokolov. Non sarà per me una partita come le altre; già a Sofia quest’estate in occasione di alcune amichevoli mi è sembrato molto strano trovare Rado dall’altra parte della rete ma fa parte del gioco. Se accadrà realmente spero che possa finire come un anno fa a Torino, in occasione del Mondiale 2010 (vittoria ceca per 3-1, ndr)”.


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