Alessandro Blasi in azione con la maglia della Calzedonia Verona nella stagione 2013/14

foto bluvolleyverona.it

Trento, 9 luglio 2016

 

La prima intervista da giocatore di Trentino Volley per Alessandro Blasi, palleggiatore friulano ufficializzato oggi.


Alessandro, cosa rappresenta per te approdare a Trento?
E’ un sogno che si avvera; ogni atleta partito dalle categorie inferiori come me vorrebbe poter arrivare un giorno a giocare con Trento. E quel giorno per me è oggi! Nell’ambiente della pallavolo si parla sempre di questo Club come di uno fra i più organizzati; quando ho ricevuto la chiamata della Società ho fatto perciò fatica a crederci: sarà un’esperienza fantastica. Mi sento molto fortunato a poter lavorare con giocatori di grande nome e ad essere allenato da un maestro di volley come Lorenzetti. Oltretutto in questa città potrò proseguire il mio piano di studi universitari: sono iscritto ad Economia e Commercio e mi sono già informato per poter essere ammesso al programma “TOP Sport” dell’Università di Trento”.
Che tipo di giocatore sei?
Mi piace lavorare sodo e stare zitto, rimanere al posto che la Società e l’allenatore hanno scelto per me e che io ho accettato ad inizio stagione. Dal punto di vista tecnico prediligo il gioco al centro della rete: primo tempo e pipe sono le mie alzate preferite e qui a Trento potrò metterle in atto frequentemente grazie agli ottimi attaccanti di cui possiamo disporre in questa zona del campo”.
Lavorerai fianco a fianco di Simone Giannelli, che effetto ti farà?
“Sicuramente sarà una sensazione particolare, perché in precedenza non avevo mai avuto un compagno titolare così giovane ma soprattutto così talentuoso. Fra l’altro sono da anni un suo grande fan, ha tutto: testa, fisico, mani, forza di volontà e una grande maturità. Potermi allenare ogni giorno in palestra assieme a lui sarà bellissimo e stimolante; dal canto mio cercherò di aiutarlo in qualsiasi maniera e di offrirgli un costante appoggio anche in partita”.
Quale consideri il punto più alto della carriera che sin qui hai vissuto?
Parto dal presupposto che sarà sicuramente la stagione con Trentino Volley l’esperienza più importante della mia vita di giocatore; se mi guardo indietro però penso che il match giocato in Serie A1 da titolare e vinto a Ravenna in regular season 2013/14 con la maglia di Verona sia stata sicuramente la mia più bella partita di sempre”.
Conosci già personalmente qualche compagno della tua nuova squadra?
“Filippo Lanza e Daniele Mazzone, giocatori con cui ho condiviso l’esperienza nel Club Italia durante la stagione 2009/10. Sono contento di ritrovarli, ma al tempo stesso sono convinto che riuscirò a creare in fretta un bel rapporto anche con tutti gli altri”.
Sei reduce da una stagione vissuta da titolare a Bergamo, in Serie B1, che tipo di esperienza è stata?
“Dopo le due stagioni vissute a Verona ho accettato senza particolari problemi di scendere di due categorie perché volevo giocare titolare e a Bergamo ho avuto l’opportunità di farlo, maturando tanta esperienza sul campo. Non abbiamo raggiunto la promozione in Serie A2, l’obiettivo stagionale, e questo resta un rammarico ma nonostante tutto è stata una annata molto utile, vissuta in una città che, anche grazie alla presenza della Foppapedretti di A1 femminile, ha grande cultura pallavolistica. Mi è capitato poche volte di vedere in Serie B1 oltre millecinquecento spettatori sugli spalti; a Bergamo era la normalità”.

 

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