Nel pre-partita il pubblico del PalaTrento ha potuto godersi la Supercoppa Italiana 2011 appena vinta (foto Trabalza)

Le impressioni dei protagonisti raccolte stasera al PalaTrento al termine della sfida fra Itas Diatec Trentino-CMC Ravenna

Tsvetan Sokolov: “Ho trovato il passo giusto solo nel secondo set mentre nella prima frazione ho faticato molto ad acquisire il ritmo adatto per questa partita. Sono quindi soddisfatto a metà ma abbiamo comunque portato a casa i tre punti che ci eravamo ripromessi e adesso possiamo goderci questo primo posto per almeno un mese continuando però a lavorare duro perché la ripresa sarà particolarmente tosta”.

Lukasz Zygadlo: "Dovevamo essere concentrati e lucidi per non perdere nessun punto. Abbiamo vinto e dunque l'obiettivo che ci eravamo prefissati è stato raggiunto. Dopo  una serie così impegnativa di gare come quella che abbiamo sostenuto nell'ultimo mese è stato veramente difficile prepararsi al meglio anche per questo appuntamento. Sapevamo che tutto sarebbe dipeso da noi e infatti così è andata".

Matteo Burgsthaler: "In queste partite il rischio di fare brutte figure, giocando magari male,  è più alto che in tante altre. Siamo partiti un po' contratti, poi in effetti la differenza tra le due squadre è venuta fuori» in maniera quasi naturale. Un voto per questa prima parte di stagione? Personalmente mi attribuisco un 6+, mentre all'ambiente e alla società assegno un bel 10".

Nicola Leonardi (CMC Ravenna): “Le prime sei partite sono state dure per noi, ma abbiamo la fortuna di giocare in una città di cultura pallavolistica e sono sicuro che il nostro pubblico capirà che valiamo molto di più del punto in classifica che abbiamo conquistato sino ad oggi. Alla ripresa del campionato proveremo a risollevarci. Trento da tutti è vista come un esempio, la Società ed il pubblico sono meravigliosi, mi sono molto emozionato oggi a tornare qui e ringrazio ancora una volta tutti per gli applausi ricevuti. Un'unico neo: oggi su un giornale locale c'era scritto che Ravenna è una squadra derelitta e che i tifosi si sarebbero annoiati a vedere una partita così; non penso che l'ambiente si meriti questo tipo di definizioni o articoli”.

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