Trento, 9 gennaio 2013
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| Giacomo Sintini, prima stagione per lui a Trento (foto Trabalza) |
“Non avverto pressioni particolari nel giocare in una squadra così importante, anzi: è un gran privilegio ed un onore – ha spiegato stamattina Jack Sintini a microfoni di Radio Dolomiti per la settimanale puntata di “Fuoricampo il volley parlato” - . Dopo tutto quello che ho passato, poter godere di questi momenti sportivi particolarmente emozionanti è bellissimo. Non potevo chiedere di meglio. Ho la fortuna di aver potuto giocare nel giro di pochi mesi manifestazioni come il Mondiale per Club o la Final Four di Coppa Italia che per tanti atleti sono obiettivi difficilmente raggiungibili in carriera. Proprio per questo motivo quindi la partita più significativa della mia nuova avventura con la maglia di Trento è sicuramente la finale iridata dello scorso 19 ottobre a Doha. Il mio primo successo dopo la malattia!”
“La Trentino Volley è una Società organizzatissima sotto tutti i punti di vista, ma la vera bellezza di questa mia esperienza è il gruppo che è straordinario e molto coeso – ha continuato Jack - . Potrebbero sembrare parole di circostanza ma in realtà non lo sono; mi trovo benissimo in questo spogliatoio e ho la maturità adatta per capire che anche chi va in panchina è importante tanto quanto chi gioca. Da questo punto di vista avere poco spazio in campo non rappresenta un problema, so che sto percorrendo la strada giusta e che era impensabile tornare titolare dopo pochi mesi dalla mia ripresa. Oltretutto davanti a me ho un giocatore come Raphael che attualmente è indiscutibilmente fra i migliori interpreti di questo ruolo e ha una carica di umanità straordinaria. E’ bello allenarsi assieme a lui e per me sarà sempre un piacere poterlo aiutare anche solo stando in zona di riscaldamento offrendogli i miei consigli durante i time out. A chi mi sono ispirato quando ho iniziato a giocare? A Fabio Vullo, tra i migliori palleggiatori di sempre e protagonista proprio a Ravenna, nella mia terra Natale, della grande epopea de Il Messaggero negli anni in cui ho cominciato ad avvicinarmi a questo sport. Il prossimo obiettivo? Vincere a Modena sabato pomeriggio, non vogliamo fermarci qui”.
Clicca qui per scaricare il file in formato mp3 dell'intervista
“La Trentino Volley è una Società organizzatissima sotto tutti i punti di vista, ma la vera bellezza di questa mia esperienza è il gruppo che è straordinario e molto coeso – ha continuato Jack - . Potrebbero sembrare parole di circostanza ma in realtà non lo sono; mi trovo benissimo in questo spogliatoio e ho la maturità adatta per capire che anche chi va in panchina è importante tanto quanto chi gioca. Da questo punto di vista avere poco spazio in campo non rappresenta un problema, so che sto percorrendo la strada giusta e che era impensabile tornare titolare dopo pochi mesi dalla mia ripresa. Oltretutto davanti a me ho un giocatore come Raphael che attualmente è indiscutibilmente fra i migliori interpreti di questo ruolo e ha una carica di umanità straordinaria. E’ bello allenarsi assieme a lui e per me sarà sempre un piacere poterlo aiutare anche solo stando in zona di riscaldamento offrendogli i miei consigli durante i time out. A chi mi sono ispirato quando ho iniziato a giocare? A Fabio Vullo, tra i migliori palleggiatori di sempre e protagonista proprio a Ravenna, nella mia terra Natale, della grande epopea de Il Messaggero negli anni in cui ho cominciato ad avvicinarmi a questo sport. Il prossimo obiettivo? Vincere a Modena sabato pomeriggio, non vogliamo fermarci qui”.
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Trentino Volley S.p.A.
Ufficio Stampa
