Trento, 16 marzo 2011

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Osmany Juantorena, miglior giocatore della
ultima edizione di CEV Champions League
(foto Trabalza)

Con la giornata di oggi scatta definitivamente l’operazione Champions League; dopo i due giorni di riposo che Stoytchev ci ha concesso ora infatti è il momento di rifinire la nostra preparazione in vista della Final Four. Da questo momento non ci sarà praticamente più spazio per tirare il fiato – ha spiegato stamattina Osmany Juantorena alla ripresa degli allenamenti a ranghi completi della Trentino Volley - . Il grande evento si sta avvicinando sempre di più ma fortunatamente non sto avvertendo particolare pressione o tensione; nelle ultime due stagioni abbiamo giocato tante partite importanti, da dentro o fuori, e da questo punto di vista è un bene, perché la squadra è preparata e sa quale approccio tenere rispetto a questo tipo di appuntamenti. Sono tranquillo, ma questo non vuol dire che sia meno determinato, anzi. Nella storia recente della Champions League nessuna squadra è riuscita a vincere il trofeo per tre edizioni consecutive e questo rappresenta un grandissimo stimolo per tutti noi, giocatori, dirigenti e tifosi. Confermarsi è ancora più difficile di vincere per la prima volta; ci attende un compito complicato ma abbiamo tutte le possibilità per centrare una storica tripletta. Come farlo? Non ci sono particolari segreti: dobbiamo giocare la nostra miglior pallavolo e cominciare già con lo Jastrzebski. Si sbaglia di grosso chi ritiene quella semifinale un impegno morbido; in una Final Four le energie si moltiplicano, noi stessi a Lodz lo scorso anno abbiamo rischiato grosso contro un Bled che giocava sulle ali dell’entusiasmo. Non mi fido assolutamente quindi di chi dice che la formazione di Bernardi sia la più debole delle quattro; se è arrivata a Bolzano un motivo ci sarà di sicuro”.
Può sembrare paradossale, ma sono contento che l’ultima partita di Serie A1 Sustenium prima dell’appuntamento del PalaOnda si giochi proprio al PalaVerde di Treviso, campo dove nelle ultime quattro stagioni non abbiamo mai vinto – ha proseguito Osmany - . La sfida con la Sisley ci dirà quanto valiamo e a che punto siamo della nostra preparazione, perché giocheremo in casa di una squadra forte e reduce da un successo internazionale. Sarà la loro prima partita di fronte al pubblico amico dopo la vittoria della CEV e la disputeranno contro la prima in classifica. Le emozioni quindi non mancheranno, ma mi ripeto: è il tipo di impegno che ci serve per arrivare preparati a dovere al clima che ci attende sabato 26 e domenica 27 in Alto Adige”.
Domenica scorsa a Piacenza abbiamo fornito una prova di carattere e di gruppo ancora prima che una partita di buon livello tecnico – conclude il martello originario di Santiago de Cuba - . E’ vero che ci sono state difficoltà in ricezione ma sono imputabili in particolar modo al cambio di pallone; durante la settimana ci alleniamo ovviamente col Mikasa mentre nel weekend usiamo il Molten. Lo abbiamo detto diverse volte: il passaggio da uno all’altro non è così semplice specialmente per il fondamentale della ricezione ma nonostante tutto abbiamo portato a casa un 3-0 speciale, come lo è sempre quando si vince con la Copra. In campo si è vista la voglia di tornare subito al successo dopo il ko con Verona del turno precedente. Il record di vittorie consecutive era una bellissima cosa, di cui andavamo orgogliosi ma tutti sapevamo che prima o poi si sarebbe interrotto e l’abbiamo accettato di buon grado, anche perché tutto sommato la sconfitta è arrivata nel momento giusto. Nelle ultime settimane forse la squadra può essere apparsa un po’ stanca e non brillantissima, ma alle spalle avevamo molto lavoro fisico. La partita del PalaBanca invece ha segnato il ritorno ad una condizione più brillante”.


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