Trento, 4 giugno 2011

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Emanuele Birarelli (foto Trabalza)
A Trento per la pallavolo è un momento d’oro: in questa stagione siamo riusciti a vincere tutte le manifestazioni più importanti centrando uno storico triplete – ha ammesso stamattina Emanuele Birarelli intervenendo a 105 Sport, il contenitore sportivo di Radio 105 curato da dj Fabiana - . Abbiamo giocato benissimo tutto l’anno ed è stata una annata indimenticabile; in futuro possiamo solo cercare di ripeterci ma non migliorare questi risultati anche se tutto ciò sarà sempre molto difficile. A livello personale per me è una piccola grande rivincita: nel 2002 avevo smesso di giocare per colpa di un serio problema di salute; appena i medici mi hanno dato il via libera la mia carriera è ripresa gradualmente portandomi però con Trento ad una escalation di successi inarrestabile. Da quando ho vestito la maglia della Trentino Volley non ho più smesso di vincere. Il lavoro evidentemente paga”.
Il nostro avvio di World League è andato oltre ogni aspettativa – ha poi commentato Bira spostando l’obiettivo sulla Nazionale - ; questo è un gruppo nuovo, giovane ed inesperto. Il triplo 3-0 ha sorpreso un po’ tutti ma rimaniamo con i piedi per terra perché lo scivolone può essere sempre dietro l’angolo. Giovedì sera abbiamo superato Cuba per 3-0 ad Ancona, a pochi chilometri da casa mia, ed ho provato grandissime emozioni. Il pubblico ci ha davvero trascinato. Un sogno extrapallavolistico? Riuscire a mettere finalmente in piedi una band musicale visto che suonare il basso è una delle mie principali passioni ed è un hobby che coltivo assieme ad altri come seguire in tv l’NBA ed il tennis”.


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