Trento, 21 maggio 2018

Grebennikov: "Trento nel mio destino sin dal 2010. Vi racconto perchè..."

Jenia Grebennikov ha giocato la sua prima partita a Trento nel lontano 24 giugno 2010

La prima intervista da giocatore di Trentino Volley per Jenia Grebennikov, nuovo libero ufficializzato oggi.

Benvenuto Jenia, perché hai scelto Trentino Volley?
“La Società è stata la prima in assoluto a farmi un’offerta concreta, ha dimostrato davvero di volermi e la sua determinazione ed attenzione nei miei confronti mi hanno colpito molto. Era impossibile per me rifiutare; ci ho messo davvero pochissimo, giusto un paio d’ore, per decidere di accettare questa proposta e sono contento di averlo fatto. Arrivo in un Club serio, professionale, che sa come si vince. Giocherò in una squadra molto competitiva, ulteriormente migliorata dall’arrivo di Lisinac, un elemento fortissimo e che esprime tanta energia. E poi c’è un aneddoto curioso da raccontare”.
Ovvero?
“Ho sempre pensato che Trento fosse nel mio destino. In pochi forse lo ricordano, ma la prima volta in assoluto che misi piede in Italia lo feci proprio in questa città: era fine giugno del 2010 e con la maglia della Nazionale B francese affrontai al PalaTrento la Rappresentativa Under 23 della Lega Pallavolo Serie A che si allenava proprio in Trentino. In quel gruppo assieme a me c’erano giocatori come Quesque, Le Roux e Tillie e l’allenatore era Serniotti. Quando entrai al Palazzetto dello Sport rimasi impressionato dalla bellezza della struttura e, di riflesso, compresi immediatamente la professionalità e dalla forza di questo Club che curava ogni piccolo particolare. Ricordo bene che in quell’occasione mi dissi: voglio giocare qui un giorno. Otto anni dopo è andata effettivamente così!”.
Successivamente hai conosciuto l’ambiente trentino anche come avversario con la maglia della Lube: cosa ti ha colpito?
“Ho giocato tante volte al PalaTrento e mi è sempre piaciuto come i tifosi riescono a supportare ogni volta la squadra, c’è un bellissimo clima e poi il Club è molto attento a tutti i dettagli, cosa che io apprezzo particolarmente. Questa qualità l’avevo trovata anche in Germania, quando giocavo nel Friedrichshafen. Ai supporters di Trentino Volley posso finalmente dire: adesso sono dalla vostra parte, potete tifare per me!”.
Non tutti sanno che inizialmente giocavi come schiacciatore…
“Sono sincero, in passato il ruolo di libero non mi piaceva perché io adoro schiacciare ma col tempo mio padre mi ha fatto capire che potevo fare più strada giocando solo in seconda linea, perché i miei 188 centimetri mi avrebbe impedito di arrivare ad alti livelli come schiacciatore. Mi sono fidato di lui e lo ringrazio perché è andata effettivamente così. Gioco come libero da tanti anni e adesso mi piace, ma fra l’effettuare un mani out in attacco e difendere senza muro una schiacciata preferisco sempre la prima azione”.
Che obiettivi ti sei posto per questa esperienza a Trento?
“Come squadra voglio che Trentino Volley arrivi sempre al massimo delle sue potenzialità, personalmente invece sento che posso migliorare ancora e diventare più forte anche dal punto di vista mentale. Voglio maturare e diventare un leader di questo gruppo. Credo di essere nel posto giusto per farlo anche perché troverò Angelo Lorenzetti, un allenatore di cui tutti mi hanno parlato bene a partire da chi lo ha già avuto, come Ngapeth o Casadei”
Al di là della pallavolo, chi è Jenia Grebennikov fuori dal campo?
“Potrebbe sembrare strano ma sono esattamente l’opposto di quello che faccio intendere durante le partite. Sono molto tranquillo e lento nel prendere le decisioni, mentre in palestra è difficile per me stare fermo. Sono appassionato di hockey su ghiaccio, sport che ho praticato fino ai 15 anni prima di scegliere la pallavolo; so che in regione c’è una grande tradizione per questa disciplina, qualche partita mi piacerebbe proprio vederla…”.

Trentino Volley Srl
Ufficio Stampa