Rzeszow (Polonia), 7 marzo 2010
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Lukasz Zygadlo impegnato al palleggio (foto Trabalza) |
Per recuperare dal lungo e stancante viaggio che ha caratterizzato la giornata di oggi, Radostin Stoytchev ha concesso oltre ventiquattro ore ulteriori di riposo; la squadra svolgerà infatti solo nella serata di domani il primo allenamento alla Hala Podpromie, impianto dove martedì alle ore 18 andrà in scena la gara di ritorno dei Playoff 6 di CEV Indesit Champions League contro i padroni di casa dell’Asseco Resovia.
“E’ sempre un piacere poter tornare nella mia nazione, a maggior ragione se posso farlo in occasioni belle come quelle legate ad una partita di pallavolo – ha confidato al suo arrivo il palleggiatore polacco della Trentino BetClic Lukasz Zygadlo - . Tuttavia a Rzeszow non potrò incontrare i miei parenti visto che questa città è molto distante da dove risiedo con la mia famiglia. La speranza è quindi quella di poter ritornare in Polonia già fra un mese, in occasione della Final Four di Lodz che fra l’altro è una città molto più a portata di mano in quanto a distanza chilometrica. Al di là degli interessi strettamente personali, vogliamo fortemente la qualificazione alla semifinale e per ottenerla ci basterà appena un set; un compito non proibitivo ma comunque nemmeno così semplice”.
“Dopo averci visto soffrire contro il Roeselare nel turno precedente, qui a Rzeszow si era creata una forte aspettativa per questa sfida – rivela Zygadlo che in queste ultime settimane ha seguito con attenzione le vicende del Resovia e che nella trasferta polacca sta facendo da vero e proprio “Cicerone” alla comitiva gialloblu - ; l’Asseco pensava di potersi giocare fino in fondo le proprie opportunità ma il match d’andata ha detto cose molto differenti. In ogni caso so per certo che tutta la città tiene molto a questa partita e, indipendentemente dal discorso legato alla qualificazione o meno, cercherà di spingere la propria squadra alla vittoria. Negli anni settanta Resovia è stata la principale realtà pallavolistica polacca grazie alla conquista di diversi titoli nazionali consecutivi e all’ottimo rendimento anche in campo europeo e mondiale dei propri giocatori che componevano la colonna portante della formazione che vinse le Olimpiadi del 1974. Da allora in poi qui si è radicata una forte tradizione pallavolistica e un nutritissimo seguito. Fino al 2004 la squadra era in seconda divisione, poi la promozione, l’arrivo di nuovi dirigenti e l’appoggio di uno sponsor importante come l’Asseco (che realizza software e sistemi informatici, ndr) hanno rilanciato le ambizioni della Società; non mi stupisce assolutamente quindi che sia arrivata sin qui in Champions League e che a supportare le loro partite ci siano oltre cinquemila spettatori, cosa per noi che aumenterà il coefficiente di difficoltà della sfida di martedì”.
“Sono molto contento della prova che l’Itas Diatec Trentino ha offerto ieri contro Forlì – conclude il regista di Sulechow - ; fin dai primi punti abbiamo tenuto alta la concentrazione. Il risultato è poi venuto da sé. Personalmente credo di aver giocato una buona partita e se devo essere sincero sono rimasto anche un po’ stupito dalla mia prova perché non è sempre facile trovare subito il ritmo partita dopo non aver visto il campo da titolare per tanto tempo, specialmente in un ruolo delicato come quello del regista. Il segreto è che non mi sento secondo a nessuno e mi alleno ogni giorno come se dovessi partire in campo sin dal primo punto. Ambire a riconquistare la maglia della nazionale per me è un grosso stimolo”.
Trentino Volley S.p.A.
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