Mitar Djuric (con la maglia numero 14) abbraccia i compagni nel match giocato il 4 aprile a Piacenza
Foto Trabalza
Trento, 22 aprile 2015
“Il mio inserimento in gruppo è stato semplice, un po’ perché conoscevo già una parte dei giocatori e un po’ perché in spogliatoio si respira davvero un bel clima – ha raccontato stamattina Mitar Djuric nel corso della settimanale puntata di “Fuoricampo” su Radio Dolomiti - . Ho seguito la Trentino Volley anche durante la mia esperienza in Corea e voglio dire che secondo me almeno una delle due finali di Coppa giocate sin qui in questa stagione la squadra avrebbe meritato di vincerla. Ho ritrovato Trento, il suo pubblico e la città come l’avevo lasciato due anni fa. E’ bellissimo poter giocare al PalaTrento con tanti tifosi sugli spalti: nel match contro Mosca sono rimasto impressionato dal loro supporto. Spero che siano ancora più entusiasti e calorosi nelle gare di semifinale che giocheremo a partire da sabato sera”.
“Sono arrivato in Italia da due settimane e sto lavorando duro per entrare in forma – ha continuato l’opposto greco - : il mio obiettivo è dare una mano alla squadra quando c’è necessità ma per poterlo fare effettivamente mi è servito un po’ di tempo perché il campionato coreano per me è stato davvero impegnativo. La novità rispetto alla precedente esperienza a Trento è che ora gioco opposto, un ruolo che preferisco perché è decisamente più divertente e decisivo. Verona o Perugia in semifinale? La trasferta al PalaOlimpia sarebbe effettivamente più comoda per tutti, anche per i tifosi, ma è anche vero che arrivati a questo punto non dobbiamo guardare troppo agli avversari, che saranno comunque sempre di valore. Dobbiamo pensare solo a noi”.
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