Trento, 16 maggio 2013

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Radostin Stoytchev di fronte ai quattordici trofei conquistati nei
primi sei anni della sua gestione tecnica della Trentino Volley

Anche dopo qualche giorno posso solo ribadire quanto avevo detto a caldo domenica sera al termine della sfida con Piacenza: lo scudetto che abbiamo appena conquistato è sicuramente fra le vittorie più belle ed importanti della mia esperienza sulla panchina della Trentino Volley – ha confermato Radostin Stoytchev in sede di bilancio stagionale - ; per le emozioni vissute e la soddisfazione provate, questo 3-2 è paragonabile solo al successo in Champions League 2011 al PalaOnda di Bolzano. Negi anni abbiamo ottenuto tantissimi trofei, è un orgoglio per me far parte di questa Società e vedere nel palmares quattordici titoli raccolti in cinque stagioni; guardandosi indietro posso solo dire che probabilmente siamo andati anche oltre alle nostre aspettative: proprio per questo motivo dire che sono soddisfatto e felice per tutto ciò è forse riduttivo”.
E’ stata una stagione molto impegnativa ma anche bellissima – ha continuato l’allenatore della Trentino Volley - ; l’unico rammarico che ci è restato addosso è sicuramente legato all’eliminazione dalla Champions League nei Playoff 12 con la Dinamo Mosca. Pur avendo giocato una gara di ritorno davvero splendida siamo stati piegati dalla legge del golden set fallendo l’accesso alla Final Four, a cui puntavamo molto. Per tutto il resto posso dire che la squadra ha lavorato davvero bene; il gruppo è stato quanto mai unito superando tutte le difficoltà che via via abbiamo incontrato nel corso della stagione. Basti pensare a come abbiamo reagito agli infortuni di giocatori importanti durante il corso del campionato o all’assenza di Raphael in gara 5 di Finale. Alla vigilia di quella gara ero ovviamente teso ma anche convinto che potessimo centrare il risultato pur dovendo fare a meno del nostro regista titolare, una situazione simile a quella che si era già verificata nel 2010 poco prima della Final Four di Champions a Lodz. Jack Sintini in questa stagione ci ha dato tanto, non solo a livello tecnico ma anche dal punto di vista dello spirito; abbiamo avuto poco tempo a disposizione per preparare il nostro gioco rispetto ad un appuntamento così importante ma sin dal primo allenamento si è visto l’entusiasmo e la voglia di aiutarlo e aiutarsi fra i giocatori. Non eravamo perfetti e non lo siamo stati durante il corso della partita ma abbiamo avuto valori ancora più importanti della tecnica e della tattica. Sono stati questi a farci vincere; parlando alla squadra poco prima di entrare in campo per il riscaldamento ho visto subito l’atteggiamento giusto negli sguardi dei ragazzi e sono andato in panchina forse non tranquillo ma sicuramente felice della risposta che la squadra mi stava per dare. Potevamo anche perdere ma avremmo lottato sino alla fine e così è andata: abbiamo avuto anche fortuna ma alla fine abbiamo portato a casa il terzo scudetto”.
Il futuro? Nei prossimi giorni parlerò con il Presidente Mosna per capire a quale progetto andremo incontro nelle prossime due o tre stagioni – ha concluso Stoytchev - ; abbiamo tanti giocatori forti, quasi tutti sotto contratto e sono convinto che possiamo lottare sempre ad alti livelli. Ci sarà come sempre da compiere qualche modifica alla rosa e dipenderà molto dalla linea che verrà presa ma per essere più precisi bisognerà attendere comunque qualche settimana”.

Trentino Volley S.p.A.
Ufficio Stampa