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Jack Sintini con la moglie Alessia e la figlia Carolina (foto Trabalza) |
Nella pagina dedicata all'alzatore gialloblù, consultabile direttamente cliccando questo link, Sintini risponde a qualsiasi tipo di domanda spiegando tutto sul suo percorso di rinascita. “Aver affrontato quel periodo con una mentalità derivante da aver fatto l'atleta professionistico mi ha aiutato in molti modi. Prima di tutto, mi ha fatto accettare la difficoltà. Mi ha fatto accettare il fatto di essere malato senza farmi cadere in disperazione. Lo sport ti insegna ad accettare i tuoi limiti e le sconfitte. Come seconda cosa, mi ha aiutato ad avere la grinta per lottare in ogni occasione, di rialzarmi dopo ogni caduta e di guardare sempre all’obiettivo più grande senza perdermi dietro i piccoli insuccessi. Inoltre mi ha fatto fare gioco di squadra con le persone che lottavano al mio fianco per la guarigione, medici e famigliari. Infine, mi ha dato il coraggio per studiare a fondo il mio avversario, perché se conosci il tuo avversario conosci anche i suoi limiti. Non importa quanto forte sia, se lo conosci trovi i suoi punti deboli, ti spaventa di meno e scopri il modo per poterlo battere" ha rivelato Jack nell'articolo a firma di Verena Guidi.
Ufficio Stampa