Le domande e considerazioni degli studenti dell'Arcivescovile di Trento alla conferenza dello sport con i giocatori dell'Itas Diatec Trentino
Il muro di Sartoretti, Kazakov e Choulepov
(foto Marco Trabalza)
LE DOMANDE DEGLI STUDENTI DEL COLLEGIO ARCIVESCOVILE AGLI ATLETI DELL’ITAS DIATEC TRENTINO.

I giocatori dell’Itas Diatec Trentino giovedì scorso hanno incontrato 800 studenti delle scuole medie e superiori del Collegio Arcivescovile "Celestino Endrici" di Trento in occasione della “conferenza sullo sport”, tantissime le domande rivolte a Bernardi e compagni dagli studenti attraverso un questionario precedentemente distribuito.
Davvero interessanti anche le considerazioni emerse dalla lettura delle singole schede; si ringrazia Elena Fontana per la raccolta e rielaborazione del materiale di seguito riportato.

Gli aspetti positivi dello sport:

- Divertimento e buon umore
- Salute (ci si mantiene in forma!)
- Ci si mette alla prova
- Si impara a lottare per vincere
- Lo sport insegna ad accettare le sconfitte
- Siamo stimolati a dare il meglio di noi
- Ci aiuta a crescere
- Tifoseria
- Costanza
- Lealtà
- Cresciamo insieme a persone che condividono la tua passione
- Si rafforza lo spirito di gruppo
- Grinta
- Ci si presenta la possibilità di viaggiare
- Ti fa diventare noto
- “Entra nel cuore dei bambini, degli adulti e degli anziani colmandoli di gioia”
- Si impara a pensare tutti insieme con il gruppo

Gli aspetti negativi dello sport:

- Al giorno d’oggi si è persa la concezione di sport come momento di svago e di gioco
- Eccessivo agonismo per i bambini
- Nervosismo
- Non viene abbastanza promosso nelle scuole italiane
- Egocentrismo, presunzione, maleducazione in campo
- Fatica
- “Non bisogna fumare perché diminuisce il fiato”
- Raccomandazioni (a volte non giocano i più bravi)
- Doping
- Infortuni
- Perdita di tempo per lo studio
- Richiede troppo tempo (andare, allenarsi, tornare a casa…si perde tutto il pomeriggio!)
- Alcuni allenatori non sanno cogliere il vero senso della squadra. A tal proposito segnalo una citazione: “parlando dei settori giovanili mi sono accorta che alcuni allenatori non fanno giocare i ragazzi meno bravi perché vogliono vincere a tutti i costi e non insegnano a perdere con spirito sportivo. Ma nella vita non sempre si può vincere, bisogna saper incassare le sconfitte, saper ricominciare cercando di migliorarsi”
- Slealtà
- Rapporti con culture diverse grazie ai viaggi (per esempio stage sportivi all’estero)
- Conoscenza e fiducia in sé stessi
- Troppi soldi!
- Violenza (negli stadi)
- Invidie e litigi fra compagni di squadra
- Stress

Le domande

- Dopo tanto tempo la pallavolo è ancora un divertimento o è diventato solo un lavoro?
- Come vi sentite ad essere sempre al centro dell’attenzione?
- Cosa ne pensate degli alti stipendi che ricevono giocatori professionisti come voi per esempio? Non sono troppo alti?
- Da 1 a 100 quanta importanza date alla vostra singolarità e quanto alla squadra?
- Vi sentite realizzati? Era questo che sognavate di fare nella vita?
- Qual è stata la cosa che più vi ha aiutati a diventare quelli che siete?
- Cosa vi ha spinti a buttarvi nel mondo dello sport? Quando e come avete cominciato a giocare? Com’è stato il primo impatto con la pallavolo?
- Cosa provate quando vincete? Soddisfazione oppure felicità per aver sconfitto l’altra squadra?
- Non avete mai avuto paura di essere lasciati da parte con l’arrivo di compagni nuovi in squadra (magari più forti)?
- Come vi sentite prima di una partita? Come vi preparate ad affrontarla psicologicamente?
- Come vivete la vittoria o la sconfitta di una partita?
- Cosa ne pensate degli altri sport? E della dominanza del calcio (considerato da molti lo sport d’Italia per eccellenza)?
- Quante ore vi allenate? Quanti sacrifici? Seguite una dieta? Fate molta attività fisica?
- In base a cosa si sceglie un giocatore (solo per la tecnica o ci sono altre qualità da analizzare)?
- Qual è il ruolo del team manager?
- Ci sono delle ombre nel mondo della pallavolo ovvero casi di doping?
- Quanto contano le conoscenze per sfondare?
- Qual è stata per voi quest’anno la più grande soddisfazione?
- Un commento sullo scorso campionato?
- Progetti per il futuro?
- Qual è il vostro motto?
- Perché “giocatori” di pallavolo? Non vi sembra un gioco femminile?
- Che scuola avete frequentato?
- È importante lo sport per un ragazzo? Perché?
- La pallavolo è la cosa più importante per voi? Cosa è veramente importante?
- Se non poteste più giocare a pallavolo (a causa di un incidente per esempio) cosa fareste?
- Non sempre succede che tutti riescano a realizzare i propri obiettivi (per esempio quando non si realizza il sogno di un ragazzo che sarebbe voluto diventare un forte giocatore di pallavolo). Cosa consigliate di fare a noi giovani per affrontare nel migliore dei modi le difficoltà?

Le considerazioni

- “Lo sport è inutile, dapprima illude, poi delude!”
- “non ci sono aspetti negativi perché lo sport è fantastico!”
- “un gioco è un gioco e l’importante è divertirsi”
- “siete grandi! Mi ha colpito Prandi per il suo carisma!”
- “lo sport è bello se ci credi!”
- “è un modo per esprimersi e sentirsi vivi e soddisfatti di sé, non solo quando si vince perché anche una sconfitta insegna moltissimo”
- sport = espressione della forza che può produrre il corpo


Trento, 13 Maggio 2004

Trentino Volley S.p.A.

Per ulteriori informazioni:
Lanfranco Dallari, Marketing & Comunicazione Aziende Gruppo Diatec.
Tel 0463-421592, e-mail: lanfrancodallari@trentinovolley.it