Trento, 11 agosto 2021

L’Olimpiade dei gialloblù Lavia, Michieletto e Sbertoli: "Un’esperienza indimenticabile"

Alessandro Michieletto, Daniele Lavia e Riccardo Sbertoli in maglia azzurra all'Olimpiade di Tokyo 2021

Sono giorni di (meritata) vacanza per i giocatori di Trentino Volley che hanno disputato, sino alla settimana scorsa, l’Olimpiade di Tokyo. Rientrati in Italia il 5 agosto, Daniele Lavia, Alessandro Michieletto e Riccardo Sbertoli ora possono ricaricare le pile prima di riprendere, verosimilmente subito dopo Ferragosto, l’attività con la Nazionale Italiana in vista dell’Europeo 2021 (in programma fra l’1 ed il 19 settembre). In attesa di tornare in palestra hanno raccontato la loro avventura a Cinque Cerchi in Giappone.
“E’ stata un’esperienza incredibile, fin dal primo momento in cui siamo entrati nel villaggio olimpico – ha spiegato lo schiacciatore Daniele Lavia - ; era tutto bellissimo, da lasciare la bocca aperta. Ci ho messo qualche ora a capire dove effettivamente mi trovassi, poi piano piano sono riuscito a concentrarmi su quello che dovevo fare. Considero il cammino che abbiamo compiuto con la squadra comunque positivo, anche perché il gruppo è sempre stato molto coeso, bello e pulito; non dobbiamo aver rimpianti: abbiamo dato tutto quello che avevamo. Personalmente sono contento di quello che ho fatto, mi dispiace solo non essere riuscito a fornire un apporto più consistente nel match perso con la Polonia. L’Olimpiade è qualcosa difficile da spiegare o raccontare se non la vivi da dentro; ho visto tantissimi sportivi di alto livello; ad esempio nella mensa del villaggio c’era la stella dell’NBA Doncic che mangiava vicino a me e la situazione mi è sembrata molto particolare. Peccato solo non aver mai incrociato Nole Djokovic, l’unico personaggio che volevo veramente incontrare… sono un suo grande tifoso”.
“E’ stata un’esperienza indimenticabile, anche se i primi giorni dopo il rientro in Italia li ho vissuti ripensando soprattutto all’eliminazione ai quarti che brucia ancora e che forse non mi ha subito fatto considerare gli aspetti positivi di quello che ho vissuto a Tokyo – ha sottolineato invece Alessandro Michieletto - . Non mi aspettavo di giocare così tanto e di restare costantemente in campo, ma mi ha fatto ovviamente un grande piacere farlo. Aver disputato la VNL a Rimini è servito molto; ha fatto crescere le mie sicurezze e diventare più spavaldo; ho portato tutto quello che avevo imparato negli ultimi anni a Tokyo ed è stato bello riuscire a diventare subito parte integrante di un gruppo con cui non avevo mai giocato prima. Il mio villaggio olimpico? E’ stato bellissimo trovarmi a stretto contatto con atleti di altre discipline che magari un’ora prima avevo visto in tv durante la loro gara. Ho fatto tanti selfie, uno su tutti quello con Federica Pellegrini”.
“In Giappone ci siamo sentiti davvero al centro del mondo, perché il seguito mediatico che ha una manifestazione come l’Olimpiade è indiscutibile ma anche difficile da immaginare da fuori – ha aggiunto il palleggiatore Riccardo Sbertoli e credo che anche per questo motivo ogni atleta ed ogni squadra riesca a fornire in tale occasione almeno un 10% in più di quello che normalmente esprime. E’ stata una situazione assolutamente adrenalinica, che mi ha fatto crescere sotto tanti punti di vista, non solo quello sportivo; ho iniziato a realizzare solo quando sono tornato in Italia quello che ho vissuto. Per quanto riguarda il nostro torneo, per me è stato bello sentirmi sempre utile alla causa, sia quando ho giocato titolare contro Polonia e Venezuela, sia quando sono entrato anche solo per battere in salto, visto che spesso sono riuscito a prolungare la mia rotazione per più di un servizio. I compagni di squadra sono sempre stati molto disponibili e sono contento di aver dato qualcosa in più di quello che tutti si aspettavano”.

Trentino Volley Srl
Ufficio Stampa