Trento, 04 luglio 2023

Kozamernik: "Ho sempre sperato di tornare, riprendo il discorso interrotto nel 2018"

Combinazione centrale fra Riccardo Sbertoli e Jan Kozamernik in una Trento-Milano della stagione 2019/20 (foto archivio Trabalza)

La prima intervista di nuovo da giocatore di Trentino Volley per Jan Kozamernik, centrale sloveno ventisettenne, ufficializzato oggi.

Bentornato a Trento, Jan!
“Grazie! È stato un lungo periodo di lontananza in cui però non ho mai smesso di seguire, con affetto, simpatia e curiosità, le vicende di Trentino Volley, Società cui devo molto. Ho sempre sperato di poter tornare un giorno e quindi ora sono molto felice. È vero che la rosa è completamente cambiata rispetto a quella stagione (la 2017/18, ndr) ma di questo gruppo conosco già tanti giocatori come Podrascanin, Michieletto, che ai tempi aveva fatto la preparazione pre-campionato con noi, e soprattutto Sbertoli, con cui ho giocato per tre anni a Milano e con cui ho già affinato una bella intesa, fuori e dentro il campo”.
Rispetto alla stagione 2017/18 cosa è cambiato e come sei cambiato?
“Trentino Volley è rimasta una società simbolo della pallavolo ed ha continuato ad essere competitiva su ogni fronte. Io sono sicuramente più maturo, più convinto dei miei mezzi ma anche più razionale, più consapevole e più tranquillo. Qualità che si acquisiscono col tempo, a forza di stare in campo”.
Battuta e muro sono ancora i tuoi marchi di fabbrica?
“Questi due fondamentali rimangono i miei punti di forza, lo erano anche nel 2017, anche se ora mi sento molto migliorato pure in attacco e con Sbertoli in regia sarà tutto più semplice per me. La cosa che mi dà obiettivamente più gusto rimane però sicuramente realizzare un muro vincente; vivo questo tipo di situazione come una costante sfida con l’attaccante avversario”.
Durante la stagione avrai tante partite per dimostrare quanto tu sia cresciuto in negli ultimi anni…
“Fra Champions League, campionato e Supercoppa non ci annoierà affatto; il calendario sarà fittissimo, ma i giocatori come me che vestono la maglia della Nazionale sono abituati a questi ritmi. Sono felice di giocare tante manifestazioni e l’obiettivo rimane sempre uno: vincere!”
Cosa hai conservato di Trento dalla tua precedente esperienza?
“Questo ambiente è stato il primo in cui ho giocato lontano da casa mia; prima del 2017 non avevo mai vissuto fuori dalla Slovenia e ovviamente il Trentino occupa un posto speciale nel mio cuore. In particolare, vivere fra le montagne mi regalerà ancora grandi emozioni e tranquillità. E poi ci sono i tifosi, che conosco già bene e che ho imparato ad apprezzare maggiormente negli anni in cui ho giocato altrove. Accompagnano ogni volta la squadra con grande calore e supporto; non accade sempre così in altre città, ma è bello che qui resti una costante”.
Hai seguito la serie di Finale Scudetto con Civitanova?
“Certo e nel corso di quel periodo ho messaggiato spesso con Sbertoli. Ho fatto ovviamente il tifo a distanza per l’Itas Trentino; c’è stato da soffrire, ma alla fine credo che abbia vinto la squadra che meritava e io sono ancora più contento di quel successo perché è bello poter indossare la maglia su cui è cucito il tricolore. Mi responsabilizzerà maggiormente per provare a fare in modo di continuare a tenerlo, anche per la stagione successiva. Le aspettative sono alte”.
Il sestetto titolare cambierà per un terzo: vantaggio o svantaggio?
“Rispetto al recente passato sarà ancora più giovane e con maggiori margini di miglioramento; in prospettiva può essere più forte di quello che attualmente è sulla carta. Ci sono tanti giocatori che hanno potenzialità ancora non completamente espresse. Sarà bello crescere insieme ed essere consapevoli di quello che siamo”.
Con quali obiettivi ritorni?
“Voglio vincere con la maglia di Trento e dimostrare ad ogni partita di potermi meritare questo Club. Nel 2017/18 non vincemmo nulla, ma sfiorammo la qualificazione alla Finale Scudetto; voglio riprendere quel discorso interrotto”.

Trentino Volley Srl
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