Trento, 22 luglio 2013
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Il muro di Muserskiy e Grankin ferma l'attacco di Lucarelli: la Russia vince a mani basse la sua 3^World League (fivb.org) |
La Final Six di World League 2013 disputata a Mar del Plata (Argentina) nell’ultima settimana va in archivio confermando le gerarchie disegnate dal torneo olimpico di Londra 2012. Dopo il terzo posto dell’Italia ed il quarto della Bulgaria (come in Gran Bretagna undici mesi prima), anche la sfida finale fra Russia e Brasile ha stabilizzato la disposizione sui gradini più alti del podio. In questo caso però l’affermazione della superpotenza europea è stata più netta: 3-0 in meno di un’ora e mezzo di gioco in cui i russi hanno sempre tenuto in mano il pallino, guadagnando progressivamente margine sull’avversario dopo un primo set piuttosto combattuto. A trascinare la squadra al successo, che come secondo allenatore può contare anche sull’ex gialloblù Sergio Busato, l’opposto Pavlov (best scorer con 22 punti ed il 57% a rete), ben spalleggiato da Sivozhelez (14) e Muserskiy. Nella metà campo verdeoro nessun giocatore è arrivato in doppia cifra; segno evidente dei grossi problemi palesati in attacco (35% di squadra), fondamentale in cui il Brasile non ha potuto contare sui migliori Dante e Vissotto (partito sempre in panchina).
Per la Russia si tratta della terza vittoria in World League di sempre; nel 2002 e 2011 le precedenti.
Russia-Brasile 3-0
(25-23, 25-19, 25-19)
RUSSIA: Grankin 1, Spiridonov 5, Apalikov 5, Pavlov 22, Sivozhelez 14, Muserskiy 11, Verbov (L); Emarkov (L), Mikhaylov, Zhilin. N.e. Makarov, Ashchev. All. Andrey Voronkov.
BRASILE: Bruninho 1, Lucarelli 8, Isac 4, Wallace 6, Dante 5, Saatkamp 2, Mario Junior (L); Vissotto 6, William, Borges Almeida 3. N.e. Eder e Felipe. All. Bernardo Rezende.
ARBITRI: Cespedes (Repubblica Dominicana) e Mokry (Slovacchia).
DURATA SET: 30’, 25’, 29’; tot 1h e 24’.
NOTE: 4.500 spettatori. Russia: 7 muri, 5 ace, 18 errori in battuta, 7 errori azione, 46% in attacco, 50% in ricezione. Brasile: 2 muri, 2 ace, 5 errori in battuta, 15 errori azione, 35% in attacco, 43% in ricezione.
Ufficio Stampa