La ventiquattresima stagione della storia gialloblù passa alla storia, ancora prima di prendere il via, come la prima assoluta in cui Trentino Volley può schierare due squadre nei massimi campionati nazionali di pallavolo: accanto all’Itas Trentino maschile in SuperLega, Campione d’Italia in carica, si affianca infatti l’Itas Trentino femminile, neopromossa in Serie A1. L’impegno per organizzare al meglio l’annata agonistica di entrambe, dal punto di vista agonistico ma anche da quello logistico, è particolarmente gravoso ed importante ma viene portato avanti dalla Società con la grande professionalità che le viene riconosciuta da anni nel mondo dello sport. I risultati saranno positivi solo per uno dei due settori, ma si sarà comunque trattato di un’esperienza utile per tutto il Club. La squadra maschile si propone al via per difendere il titolo italiano ottenuto a maggio e per disputare nuovamente anche altre tre competizioni: Supercoppa, Coppa Italia e Champions League. La rosa rispetto alla precedente stagione offre qualche novità di rilievo: nella formazione titolare trovano spazio Rychlicki (opposto) e Kozamernik (centrale, un ritorno dopo la stagione 2017/18 già vissuta a Trento) al posto di Kaziyski e Lisinac, ma è la panchina che segna un taglio col recente passato: il nuovo allenatore è infatti Fabio Soli, giovane emergente prelevato da Cisterna, che trova subito il feeling giusto con la squadra. L’avvio di stagione è infatti scoppiettante in campionato, con Trento che conquista subito la vetta della classifica grazie a nove vittorie nelle prime dieci partite. La vittoria casalinga a metà dicembre di fronte a quattromila spettatori su Perugia (che a fine ottobre aveva imposto il ko ai gialloblù in semifinale di Supercoppa a Biella) è di fatto la più significativa della regular season, perché l’Itas Trentino da quel momento in poi non mollerà più il primo posto in classifica, vincendo la regular season addirittura con due turni d’anticipo grazie al 3-0 interno su Modena. A novembre Trento inizia anche la sua tredicesima partecipazione alla Champions League, prendendo anche in questo caso immediatamente il comando del proprio girone, vinto con una giornata d’anticipo, risultato che le consentirà di accedere direttamente ai quarti di finale del massimo trofeo continentale. A fine gennaio i gialloblù arrivano alla Final Four di Coppa Italia di Bologna come testa di serie numero uno del tabellone, ma devono fare i conti con una prematura eliminazione già in semifinale al cospetto di Monza, che vince in rimonta al tie break approdando in Finale. La sconfitta potrebbe segnare in maniera negativa il cammino di Podrascanin e compagni, che invece voltano subito pagina, riprendendo il discorso interrotto come se nulla fosse sia in campionato sia in Champions League; proprio in questa competizione Trento supera di slancio i quarti di finale superando Berlino. L’approdo in semifinale, dove incontrerà Civitanova in un derby tutto italiano, viene però pagato a caro prezzo in termini di condizioni fisiche; nella gara di ritorno contro i tedeschi, il regista Riccardo Sbertoli si infortuna seriamente ad una mano e dovrà restare ai box per i successivi due mesi. Al suo posto in cabina di regia va il naturale sostituto Alessandro Acquarone (prelevato nella precedente estate da Motta di Livenza, Serie A2); la squadra lo supporta bene e il palleggiatore ligure è fra i protagonisti delle vittorie che consegnano il passaggio del turno nelle serie con Modena (quarti di finale Play Off) e Civitanova (semifinale di Champions League). Al rush finale della stagione la squadra di Soli arriva però con poca benzina nel serbatoio: riesce a portarsi sino sul 2-0 nello scontro di Semifinale Scudetto con Monza prima di subire la rimonta dei brianzoli, perdendo gara 5 di spareggio in casa solo al tie break per 15-17. L’Itas Trentino esce di scena nella sua difesa del titolo italiano e, complice anche la defezione di Lavia, deve cedere successivamente anche con Milano in quattro gare (1-3) nella finalina per il terzo posto che assegnava un posto in Champions League. Nella prossima stagione il Club di via Trener disputerà quindi la CEV Cup, ma prima di chiudere l’annata c’è ancora spazio per una possibile prova d’appello: la Finale di Champions League (la terza nelle ultime quattro edizioni) da giocare in Turchia. Ad Antalya il 5 maggio la Trentino Itas si presenta di nuovo al completo, grazie anche ai recuperi di Sbertoli e Lavia, e torna a giocare come aveva fatto per buona parte della stagione. I polacchi dello Jastrzebski Wegiel, avversari in SuperFinals e freschi vincitori del secondo titolo nazionale consecutivo, vengono sconfitti in poco più di un’ora con un perentorio 3-0: a distanza di tredici anni dall’ultima volta Trentino Volley è di nuovo Campione d’Europa! E’ il decimo titolo internazionale gialloblù, il ventunesimo complessivo, che porta la firma in calce di Alessandro Michieletto. Il giovane schiacciatore cresciuto nel vivaio gialloblù è mvp della manifestazione e con i suoi 16 punti fa chiudere col segno positivo l’annata della squadra maschile, riaccolta a Trento da un bagno di folla sia al rientro al palazzetto sia il giorno successivo in Piazza Duomo. Meno positiva la stagione della squadra femminile; alla prima esperienza in Serie A1 le gialloblù faticano a trovare il ritmo adatto alla massima categoria. La rosa allestita a fine maggio dopo la vittoria dei Play Off è un mix fra le giocatrici che hanno ottenuto la promozione dalla categoria inferiore e qualche tassello esperto per la categoria come la trentina Olivotto (nuovo capitano) e i martelli Zago e Shcherban. Viene affidata al giovane allenatore Marco Sinibaldi, che deve fare subito i conti con tanti infortuni fisici e inanella immediatamente numerose sconfitte che rendono il cammino sempre più impervio. Il primo successo arriva al settimo turno, contro Cuneo al PalaTrento (che nel frattempo è diventata anche la casa di questa squadra), ma successivamente le soddisfazioni saranno pochissime, nonostante la Società provi ad apportare qualche correttivo in corsa. L’arrivo della schiacciatrice Acosta, della palleggiatrice Passaro e dell’opposto Scholten puntellano l’organico che a fine dicembre viene affidato alle mani Davide Mazzanti; prende il posto di Sinibaldi ed è la dimostrazione di come il Club voglia giocarsi tutte le proprie chance di salvezza. Nemmeno il lavoro dell’ex Ct della Nazionale Italiana riesce però a produrre un’inversione di tendenza. L’Itas Trentino femminile vince solo altre due partite e retrocede direttamente come ultima classificata in regular season. A settembre 2024 ripartirà dalla Serie A2 sempre con Mazzanti alla guida, con l’obiettivo di tornare presto nella categoria superiore per avviare un progetto vincente simile a quello del settore maschile.
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