Intervista a Paolo Tofoli
Gabriele: Buon pomeriggio a tutti. Ospite graditissimo oggi è Paolo Tofoli! Ciao Paolo.
Paolo:
Ciao a tutti.

G: Innanzitutto io ho cercato un po’ di cose su di te. Però, elencare tutte le tue vittorie diventa veramente difficile!
P:
Bè... ho vinto il giusto! Una bella carriera, spero di riuscire a giocare ancora per diversi anni. Comunque sono contento così, mi reputo fortunato perché ho passato degli anni indimenticabili e... speriamo di avere altri successi.

G: C’era un elenco dall’80 fino ai giorni nostri..., non c’è stato un anno in cui tu non abbia vinto qualcosa! Titolo di giocatore dell’anno, piuttosto che un campionato, una coppa dei campioni.... Ma non è che ci si abitua un po’ a vincere Paolo?
P:
Quello sì, quello sicuro. Quando si perde fa male, brucia. Ti abitui sempre a vincere e hai sempre fame di vittoria... penso che un buon giocatore non si debba mai accontentare, non deve sentirsi mai appagato, deve sempre cercare di vincere e di raggiungere sempre il punto più in alto.

G: Sappiamo che sei stato strappato, dopo una lunga trattativa... a Torino...
P:
A Cuneo.

G: Trento che impressione ti ha fatto? Tutti i tuoi colleghi hanno detto “Sì bella... un po’ spenta forse...”
P:
Sì forse sì, ma penso sia la mentalità un po’ del trentino... In effetti qui alle 19.00 i negozi sono chiusi, non si vede più nessuno in giro... un po’ anche il clima, il freddo... però io con la famiglia sto bene. Sì magari se ci fosse qualche distrazione in più... però va bene! Con la famiglia va bene, forse se fossi stato single o un ragazzo più giovane Tento mi sarebbe stata in effetti un po’ stretta, però così ...