Trento, 06 agosto 2019

Blangè ospite di Da Re in Trentino Volley: “Giannelli, che maturità”

Il General Manager Bruno Da Re assieme a Peter Blangè nella sala trofei di Trentino Volley

Un campione olimpico negli uffici di Trentino Volley di via Trener a Trento. A far capolino questo pomeriggio nella sala trofei gialloblù è infatti arrivato nientemeno che Peter Blangè; l’indimenticato regista olandese, in Italia a Parma e Treviso e medaglia d’oro ad Atlanta 1996, si trova in questo periodo in vacanza con la famiglia a Molveno e ha approfittato della relativa distanza dal capoluogo trentino per ritrovare il General Manager Da Re, con cui ha condiviso le tante vittorie ottenute fra il 1997 e 1999 ai tempi della sua esperienza in maglia Sisley. Su tutte due scudetti e una Coppa Campioni.
“Sono passati ormai vent’anni ma sono ancora molto legato a Bruno per tutto quello che abbiamo vissuto insieme e ci tenevo a poterlo incontrare di nuovo; la mia vacanza estiva fra le vostre splendide montagne è stata l’occasione giusta per farlo – ha rivelato a Trentino Volley Tv Blangè - . Mi fa sempre piacere tornare in Italia, ho tanti amici e anche dall’Olanda continuo a seguire in televisione il campionato perché rimane il più bello e competitivo del mondo. Al di là di tutto quello che ha vinto nel recente passato, Trentino Volley è una bellissima realtà della pallavolo internazionale e resta costantemente fra i top team della SuperLega. E’ difficile pronosticare cosa potrà fare nella prossima stagione, ma sicuramente avrà un ruolo di primo piano perché la rosa è assolutamente competitiva e darà del filo da torcere a Civitanova e Perugia, che sulla carta sono le più forti. La strada è molto lunga ma le prospettive sono ottime”.
“Nonostante sia molto giovane, Giannelli è un palleggiatore di grande personalità ma anche dalle grandi qualità, fisiche e tecniche – ha proseguito Blangè - . Quello che mi colpisce di più di Simone è proprio la maturità che dimostra in ogni occasione pur avendo iniziato da poco a giocare in un ruolo in cui servono buone mani ma in cui è necessaria soprattutto una grande capacità di gestione. Ha ancora margini di miglioramento importanti, ma salta e batte già meglio di quello che facevo io negli anni migliori della mia carriera; io ho iniziato a capire che tipo di gioco impostare solo dopo i venticinque anni e lui lo ha già fatto ben prima dei ventitrè. Dà proprio l’impressione di essere un bravo ragazzo e lo seguirò volentieri agli Europei ma anche in campionato; magari nei prossimi mesi tornerò a Trento per conoscerlo di persona...”.

Trentino Volley Srl
Ufficio Stampa