Trento, 13 ottobre 2009

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Renaud Herpe, prima stagione a Trento
(foto Trabalza)


Il match di mercoledì sera al Fonte Scodella di Macerata regalerà sicuramente emozioni particolari allo schiacciatore francese dell’Itas Diatec Trentino Renaud Herpe. Rientrato in Italia solo durante quest’estate dopo due anni trascorsi nei campionati russo e greco, il martello di Narbonne affronterà per la prima volta da ex di turno la Lube Banca Marche che con lui arrivò a scrivere una delle pagine più belle della propria storia vincendo lo scudetto 2005/06.
Sarà sicuramente una partita speciale quella che mi accingo a vivere con la mia nuova squadra – ammette candidamente Renaud, che a Macerata ha giocato tre stagioni e vinto anche una Coppa Cev e una Supercoppa Italiana - ; mi sono ripromesso di viverla come un match come tanti altri ma non sarà così semplice mettere in pratica tale idea perché di quegli anni nelle Marche, ed in particolar modo di quello che ha sancito la vittoria del tricolore, ho ricordi ancora bellissimi e vivi dentro me. Ho avuto la fortuna di realizzare l’ultimo punto di quella finale scudetto entrando in pianta stabile nella formazione titolare solo a metà stagione e quindi è stata ovviamente un’emozione doppia. Di Macerata conservo quindi un bellissimo passato, tanti amici ancora in rosa come Monopoli, Corsano, Raymaekers e Paparoni ed un rapporto speciale con Fefè De Giorgi. E poi anche mia moglie è di quelle parti, ma questo non cambia il senso della gara che vogliamo vincere al Fonte Scodella”.
Il match contro la Lube  è delicato per entrambe le squadre – continua il francese - . Loro sono reduci da un sconfitta pesante a Treviso e vorranno subito rifarsi mentre noi dobbiamo confermare l’importante acuto di Piacenza. Sarà una bellissima partita, come è giusto che sia fra due squadre create per lottare al vertice ed arrivare in fondo ad ogni manifestazione a cui prenderanno parte. Preparare bene l’incontro penso che possa essere determinante; se devo indicare un avversario su cui sarà importante montare una buona guardia dico Omrcen, giocatore molto fisico che attacca tanti palloni e, statistiche alla mano, ne mette per terrà ben più della metà. In questo periodo iniziale della stagione, in cui le squadre non riescono ad esprimere ancora molta continuità e precisione a livello tecnico, qualche particolare di natura tattica può fare la differenza. Dimenticare rapidamente gli errori e mettere davanti a tutto la propria dedizione potrebbe poi rivelarsi quanto mai fondamentale”.
“Devo ancora abituarmi al ruolo di settimo uomo – conclude parlando di sé rispetto alla squadra Herpe - , perché nelle ultime stagioni ero abituato a giocare titolare e quindi ci vorrà ancora un po’ di tempo per calarmici alla perfezione. Intanto però cerco di rendermi utile alla causa in particolar modo in ricezione. E’ importante entrare e fare pienamente il proprio dovere ogni volta, perché questo dà tranquillità alla squadra e fa crescere la stima del gruppo nei miei confronti”.


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