Il Pres. della Fipav Magri parla del progetto Fipav-Lega sul settore giovanile
Il Presidente della Lega Pallavolo serie A
e della Società Trentino Volley Diego Mosna
(foto Marco Trabalza)
Sabato scorso la Federazione Italiana Pallavolo e la Lega Pallavolo Maschile serie A hanno varato un importante progetto sullo sviluppo e l’incentivazione dell’attività giovanile delle società.
- Presidente Magri è soddisfatto della soluzione trovata? “Si e per molti motivi. Sono soddisfatto perché grazie alla collaborazione con i vertici della Lega, Presidente Mosna su tutti, abbiamo trovato un punto di incontro che coniuga le varie esigenze.
Si è partiti dall’esigenza federale di trovare delle soluzioni al reclutamento ed allo sviluppo tecnico dei nostri giovani talenti e da quella delle società di allargare il mercato per calmierare i costi.
Oggi potranno puntare sul mercato straniero, meno oneroso; domani se lavoreranno con entusiasmo nel progetto varato, potranno attingere ai loro vivai.”
- Da anni si parlava di “progetto giovani” e quasi tutti si aspettavano la nascita di un Club Italia al maschile, sulla falsa riga di quello che sta dando grandi risultati a getto continuo tra le ragazze.
“ Sarebbe stata una soluzione più semplice, benché onerosa, ma forse non valida a livello tecnico. Sono fondamentalmente diverse le situazioni.
Tra le ragazze la base è molto larga e c’è bisogno di puntare sulla crescita tecnica; tra i maschi l’esigenza è doppia perché gli atleti non sono molti e il livello tecnico delle nostre massime categorie è altissimo, difficile da raggiungere in pochi mesi o in un paio d’anni di lavoro.
L’idea di un Club Italia maschile non è completamente abortita. Se ne potrà parlare la prossima stagione eventualmente. Sarà comunque una cosa diversa da quello femminile. I tecnici sono intenzionati a realizzarlo per gli atleti di una fascia d’età più alta, non per gli under 17, ma per quei giocatori che hanno esaurito l’attività con le nazionali giovanili e trovano difficoltà a giocare con continuità ad alto livello. Ma questa è ancora soltanto un’idea.”

- Una scelta coraggiosa, apparentemente in controtendenza, rispetto a quelle fatte in passato.
“ Il coraggio a me ed agli amici del Consiglio Federale non è mai mancato. Qualche anno fa puntammo sull’obbligo degli italiani in campo, i risultati sono stati buoni, ma non quelli sperati.
Oggi a fronte di un ipotetico utilizzo di uno straniero in più per squadre di serie A c’è la certezza che le nostre migliori risorse organizzative e tecniche, i clubs di vertice, lavoreranno su decine e decine di giovani. Credo che sia una idea che può dimostrarsi davvero vincente.”
- Presidente il 24 aprile è stata una giornata importante per il volley italiano?
“Io credo proprio di si. Con gli amici della Lega abbiamo varato un progetto che sono convinto avrà un grosso impatto davvero positivo, sia dal punto di vista tecnico, che della crescita del movimento."