Trento, 25 giugno 2021

Sbertoli: "A Trento nel momento giusto: progetto giovane e sfida stimolante"

Riccardo Sbertoli in azione con la maglia azzurra durante la VNL 2021 di Rimini (foto Fivb)

La prima intervista da giocatore di Trentino Volley a Riccardo Sbertoli, ventitreenne palleggiatore lombardo ufficializzato oggi.

Benvenuto, Riccardo! Ci racconti il percorso che ti ha portato a Trento?
“E’ capitato tutto un po’ all’improvviso dopo la partenza di Giannelli, ma questo non vuol dire che sia successo a caso. Qualche settimana fa mi ha chiamato Bruno Da Re illustrandomi il nuovo progetto di Trentino Volley, che si basa sulla possibilità di disporre di tanti giovani futuribili. Mi piacciono le sfide e l’ho subito accettata anche perché ho pensato che fosse questo il momento giusto per staccarmi da Milano. Quando ho iniziato a giocare, nel 2010, Trento vinceva scudetti, Champions League e Mondiali a ripetizione ed era diventata la società di riferimento; obiettivamente diventa difficile dire di no ad una Società così importante nel momento in cui ti cerca”.
Cosa significa per te lasciare Milano ed approdare a Trento?
“Lascio la Powervolley pieno di gratitudine e di bei ricordi, che mi hanno lasciato completamente soddisfatto. Milano è stata la prima a scommettere su di me, a lanciarmi in SuperLega e questo non lo dimenticherò mai. A Trento compio una nuova sfida con me stesso, convinto che come giocatore io sia ancora lontano dall’aver espresso tutte le potenzialità a mia disposizione. Lavorerò sodo per arrivare al massimo livello personale assoluto”.
Giocare la Champions League è uno stimolo in più?
“Assolutamente sì, perché mai prima d’ora l’avevo giocata e perché continua a rappresentare il torneo per Club più prestigioso e competitivo. La Champions League è un torneo che bisogna salvaguardare e meritarsi di giocare ogni anno, perché non è assolutamente scontato poterlo disputare in tutte le sue edizioni. Lotteremo per questo e per fare in modo che il nostro cammino sia il più lungo possibile. Per me rappresenta un sogno. Da bambino mi ero fissato come obiettivo poterla giocare almeno una volta, ma con Trentino Volley potrò disputare anche la Supercoppa, che sino ad oggi io non avevo mai disputato”.
Ci racconti chi è Riccardo Sbertoli?
“Sono una persona che vuole essere sempre se stessa, in campo come nella vita normale. Chi mi conosce conferma che sono come mi si vede quando sto giocando. Mi definirei perciò trasparente, coerente, competitivo e razionale, tenendo conto che queste peculiarità hanno anche accezioni negative, talvolta. Mio papà era una pallavolista e mi ha trasmesso questa passione sin da quando andavo a vederlo giocare. Come atleta mi reputo un grande lavoratore, ho grande attitudine per gli allenamenti e mi piace fare al meglio le cose a cui tengo. Ecco perché sono a Trento”.
A Trento non troverai solo giocatori giovani ma anche qualche atleta esperto…
“Atleti di primo livello come Podrascanin e Lisinac sapranno sicuramente farci da chiocce e aiutarci a crescere. L’aspetto più interessante di questo progetto è che sappiamo il nostro punto di partenza, ma non quello di arrivo perché le potenzialità di questa squadra sono enormi. Non poniamoci limiti”.
A Rimini con la Nazionale hai già potuto creare la giusta intesa con Michieletto, Pinali e Cortesia?
“Certo e non alludo solo agli aspetti squisitamente legati al campo. Durante le ultime settimane Lorenzo ed Alessandro mi hanno spesso preso in giro perché la trattativa non arrivava ancora alla fine; ogni volta che mi vedevano al telefono speravano fosse la chiamata giusta per chiudere il discorso. Con Michieletto, poi, siamo entrati subito in sintonia sin dai primi allenamenti svolti a maggio all’Acqua Acetosa di Roma. E’ un giocatore dal grande talento”.
Conclusa la VNL, il pensiero adesso è già proiettato verso Tokyo?
“Ho messo nel mirino l’Olimpiade da due anni e mezzo, in cui ho sempre cercato di lavorare al massimo anche in funzione di questo appuntamento. Partecipare ai Giochi a cinque cerchi è uno dei miei tanti sogni da atleta, adesso lo vedo un po’ più vicino e per me è stato importante poter giocare da titolare manifestazioni come World Cup 2019 e VNL 2021, ma anche far parte del gruppo che conquistò la qualificazione a Tokyo. Spero di poterne ancora fare parte e di arrivare a Trento il più tardi possibile, ma solo perché vorrebbe dire aver giocato Olimpiade ed Europeo”.

Trentino Volley Srl
Ufficio Stampa