Trento, 22 giugno 2024
Retrospettiva, da Mester a Bartha: tutti i centrali stranieri della storia gialloblù

Il tedesco Stefan Hübner è stato il quarto centrale straniero della storia gialloblù (foto Trabalza)
Nel corso dei primi ventiquattro anni di storia il centro della rete di Trentino Volley ha spesso parlato una lingua differente da quella italiana, come capiterà anche nella prossima stagione grazie alla presenza di Jan Kozamernik (Slovenia) e del rumeno Bela Batha, ufficializzato oggi. Sono infatti ventidue i giocatori stranieri di questo ruolo ad aver già vestito la maglia gialloblù.
Di seguito in ordine cronologico il profilo di tutti i centrali stranieri della storia di Trentino Volley.
DJULA MESTER (stagioni 2000/01, 2001/02 – 56 presenze, 507 punti): il serbo arrivò a Trento con la medaglia d’oro olimpica al collo appena vinta a Sydney e per due campionati fu grande protagonista, a suon di “veloci” e muri. Uno dei primi stranieri in assoluto a firmare per Trentino Volley.
ALEXEI KAZAKOV (stagioni 2002/03, 2003/04 – 62 presenze, 678 punti): il russo raccolse l’eredità di Mester e si fece apprezzare subito per la presenza fisica al centro della rete. È tutt’ora il giocatore più alto che Trentino Volley abbia mai avuto nelle sue fila (217 centimetri!); contribuì in maniera importante alla prima vittoria della regular season, nella stagione 2003/04, che poi purtroppo terminò già al primo turno dei Play Off (momento in cui anche lui si infortunò).
IGOR VUSUROVIC (stagione 2002/03 – 14 presenze, 63 punti): il serbo arrivò a Trento solo ad inizio febbraio, tesserato dalla Società per rinforzare il parco centrali della rosa che doveva fare i conti in quel periodo con l’indisponibilità di Fortunato. Si fece notare soprattutto in attacco e muro, offrendo un contributo notevole alla squadra, che arrivò sino a gara 5 dei quarti di Finale Play Off al PalaPanini di Modena.
STEFAN HÜBNER (stagione 2003/04, 2004/05 e 2006/07 – 62 presenze, 517 punti): il centrale tedesco arrivò a Trento nell’estate del 2003 direttamente da Montichiari, ma, prima di poter apprezzare le sue straordinarie qualità a muro, i tifosi dovettero aspettare più di un anno. Una frattura da stress lo costrinse a lungo ai box, poi giocò con maggiore frequenza, confermando tutto il suo valore.
MICHAL RAK (stagioni 2003/04 e 2004/05 - 68 presenze, 579 punti): il ceco giunse a Trento nell’estate del 2003 per coprire il ruolo di terzo centrale dietro Kazakov e Hübner, ma la lunga ed immediata indisponibilità del tedesco gli spalancò le porte del sestetto titolare per entrambe le stagioni di permanenza in Trentino. Fu fra i protagonisti della vittoria della regular season 2003/04 (la prima assoluta per Trentino Volley).
HRISTO ZVETANOV (stagione 2003/04 – 5 presenze, 12 punti): il primo bulgaro della storia di Trentino Volley (in seguito ne arrivarono altri nove), venne ingaggiato a gettone nella prima parte del campionato per sopperire all’infortunio di Hübner. Nei due mesi in cui vestì la maglia gialloblù seppe farsi trovare pronto.
ANDRE’ HELLER (dalla stagione 2004/05 alla stagione 2006/07 – 62 presenze, 884 punti): il brasiliano approdò a Trento con la medaglia d’oro olimpica di Atene 2004 e diventò in fretta uno dei beniamini del pubblico trentino. Fu fra i protagonisti della splendida stagione 2005/06 (Semifinale Play Off e Coppa Italia), facendosi notare soprattutto in attacco, grazie alla perfetta intesa costruita rapidamente prima con Tofoli e poi con Meoni.
NORBERT WALTER (stagione 2004/05 – 16 presenze, 24 punti): il lunghissimo tedesco (210 centimetri) arrivò da Parma nell’estate 2004 per proporsi come alternativa a tre giocatori del calibro di Heller, Hübner e Rak. Non trovò molto spazio in campo, ma ebbe comunque l’opportunità di mettersi in luce in qualche partita europea.
WYTZE KOOISTRA (stagione 2005/06 – 31 presenze, 154 punti): l’olandese restò solo un anno in Trentino ma la sua apparizione fu carica di significato, visto che contribuì in maniera importante alla prima storica qualificazione alle semifinali Play Off (ai danni di Modena, a suon di ace ed attacchi) e all’accesso alla semifinale di Coppa Italia (ai danni della Lube, poi Campione d’Italia).
RYAN MILLAR (stagione 2005/06 – 31 presenze, 219 punti): un solo anno a Trento, ma ricco di significati per l’americano, che fu fra i protagonisti della qualificazione alla semifinale di Coppa Italia e dei Play Off Scudetto.
RICHARD NEMEC (stagione 2006/07 – 26 presenze, 87 punti): il “colonnello” vestì la maglia gialloblù solo per una stagione, vissuta alle spalle della coppia di titolari Heller-Hubner, che gli lasciò poco spazio in campo. Seppe farsi apprezzare per le sue grandi qualità morali, da vero uomo squadra.
GARCIA PIRES RIBEIRO RIAD (dalla stagione 2008/09 alla stagione 2010/11 – 70 presenze, 384 punti): il brasiliano arrivò a Trento per offrire un’alternativa in posto 3 soprattutto nelle partite internazionali (Champions League e Mondiale per Club) e ci riuscì perfettamente, sfruttando al massimo la sua fisicità fra attacchi e muro. Nel campionato italiano trovò invece meno spazio, penalizzato dal limite dei quattro stranieri da utilizzare nel sestetto.
MITAR DJURIC (stagioni 2011/12, 2012/13, 2015/16, 2019/20 – 148 presenze, 1430 punti): con addosso la maglia gialloblù il greco ha vissuto diverse fasi importanti della sua carriera. La prima (fra il 2011 e 2013) proprio come centrale della squadra che in quel momento vinceva Mondiali per Club (2) e Coppe Italia (2) in serie; la seconda da opposto titolare (fra il 2015 e 2016), la terza (fra il 2019 ed il 20) come alternativa a Vettori. Si è sempre distinto per generosità e grande classe, ma il momento in cui si è rivelato più decisivo è sicuramente rappresentato dalla Finale Scudetto 2015, quando rappresentò l’arma in più per vincere il quarto titolo tricolore della storia gialloblù.
STEVE BRINKMAN (stagione 2011/12 – 17 presenze, 67 punti): il canadese venne ingaggiato sul finire dell’estate 2011 per precisa richiesta di Stoytchev, che voleva avere una rosa con quattro centrali per alzare il livello di allenamento. Davanti a lui c’erano Birarelli e Djuric e trovò ragionevolmente poco spazio, mettendo comunque in calce la propria firma alla vittoria del Mondiale per Club, Coppa Italia e Supercoppa Italiana di quella stagione.
SEBASTIAN SOLE’ (dalla stagione 2013/14 alla stagione 2016/17 – 189 presenze, 1.681 punti): l’argentino arrivò a Trento nel 2013, vincendo subito la Supercoppa (finale che però non lo vide fra i titolari). Grazie ad un’intesa eccezionale con Giannelli, divenne grande protagonista della vittoria dello scudetto 2015 (fu lui a firmare il punto tricolore al PalaPanini) e della Champions League sfiorata dodici mesi dopo a Cracovia.
SIMON VAN DE VOORDE (stagioni 2015/16 e 2016/17 – 94 presenze, 594 punti): il primo belga della storia gialloblù, arrivò a Trento come miglior muratore del precedente campionato e in questo fondamentale si confermò su ottimi livelli. Brillò anche in battuta, mentre in attacco faticò più del previsto ma fu protagonista delle qualificazioni alle tante finali giocate in quelle due stagioni: una di Champions League, una di CEV Cup, una dei Play Off, due di Supercoppa e due di Coppa Italia.
JAN KOZAMERNIK (stagioni 2017/18 e 2023/24 – 90 presenze, 549 punti): lo sloveno arrivò giovanissimo a Trento per offrire un’alternativa alla nuova coppia titolare di posto 3 Zingel-Eder e riuscì in fretta a conquistare spazio in campo. I suoi filotti in battuta salto float, corredati da una buona propensione a muro, contribuirono in maniera consistente a risollevare una stagione iniziata in tono minore, ma conclusa solo a gara 5 di semifinale contro i futuri Campioni d’Italia di Perugia. Tornato a vestire il gialloblù nella scorsa estate, è stato grande protagonista della vittoria della Champions League di Antalya e della splendida regular season, vinta con tre giornate d’anticipo.
EDER CARBONERA (stagione 2017/18 – 48 presenze, 363 punti): il brasiliano ha vissuto una sola stagione a Trento; in quella annata, partita con qualche difficoltà ma poi conclusa in crescendo, garantì un buon bottino di punti personali e seppe farsi apprezzare per le grandi qualità umane.
AIDAN ZINGEL (stagione 2017/18 – 48 presenze, 202 punti): una sola stagione, senza troppi acuti anche a causa di problemi fisici, con la maglia di Trentino Volley per l’australiano, che nei precedenti campionati era stato spesso avversario con la maglia di Verona.
SRECKO LISINAC (dalla stagione 2018/19 alla stagione 2022/23 - 206 presenze, 1.949 punti): il serbo arrivò a Trento nell’estate 2018 e nel giro di pochi mesi seppe entrare nel cuore dei tifosi, sia per le grandi qualità tecniche e fisiche sia per quelle umane, che lo hanno sempre fatto essere un vero uomo squadra. È il centrale straniero che ha realizzato più punti in gialloblù e qui ha vinto quattro importanti titoli, contribuendo in maniera fattiva alla conquista di ognuno: Mondiale per Club, CEV Cup, Supercoppa e Scudetto. Un infortunio gli ha impedito di giocare le ultime partite, le Finali Play Off 2024.
MARKO PODRASCANIN (dalla stagione 2020/21 alla stagione 2023/24 – 187 presenze, 1.375 punti): il serbo è stato uno dei principali protagonisti delle più recenti vittorie gialloblù, mettendo in calce la sua firma sui trionfi in Supercoppa 2021, Scudetto 2023 e soprattutto Champions League 2024, chiusa grazie ad un suo muro indimenticabile vincente. Miglior muratore del campionato 2022/23 nella sua ultima stagione in gialloblù ha vestito anche i gradi di capitano, ereditandoli da Kaziyski.
WOUT D’HEER (dalla stagione 2021/22 alla stagione 2023/24 – 90 presenze, 215 punti): arrivato in chiusura del mercato estivo 2021, il belga ha saputo dimostrandosi il terzo centrale ideale. Determinato in allenamento e prezioso quando è stato chiamato a ricoprire un posto nello starting six titolare, come accaduto nelle Finali Scudetto 2023 giocate da protagonista al posto dell’infortunato Lisinac. Ha vinto un trofeo in ognuna delle tre stagioni vissute a Trento, Champions League compresa.
Trentino Volley Srl
Ufficio Stampa