Trento, 13 maggio 2022

Champions League, a Lubiana Finale nel segno di muro, battuta ed attacco di alto livello

Lavia, Lisinac e Pinali sono stati fra i principali protagonisti della cavalcata europea di Trentino Volley (foto Trabalza)

Poco più di una settimana e poi l’Arena Stozice di Lubiana diventerà a tutti gli effetti il teatro dei sogni della pallavolo europea. Domenica 22 maggio alle ore 21 l’impianto di gioco della capitale slovena ospiterà la Finale di 2022 CEV Champions League fra Trentino Itas e Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle, remake della gara andata in scena poco più di un anno fa (1 maggio 2021 a Verona) nella stessa fase del tabellone della precedente edizione.
Un match dall’esito assolutamente incerto per la grande competitività mostrata dalle due formazioni durante il loro percorso nella manifestazione, fatto di tante vittorie e partite di alto livello. In attesa di conoscere il risultato finale, le statistiche sin qui fatte registrare dalla compagine gialloblù e da quella polacca aiutano a capire quale tipo di partita verosimilmente andrà in scena fra nove giorni. I numeri spiegano bene infatti le qualità di Trento e Kedzierzyn-Kozle in particolar modo in tre fondamentali: muro, attacco e battuta.
La Trentino Itas è la squadra che in assoluto ha ottenuto il maggior numero di block vincenti nella manifestazione, ben 122 in dieci partite giocate grazie soprattutto a Lavia (24) e Podrascanin (20); quasi il doppio di quelli realizzati dai polacchi (65) che hanno avuto nel centrale Huber (20 – infortunatosi durante gli ultimi giorni e quindi in dubbio per le SuperFinals) il singolo di maggior spicco in questo settore del gioco.
I Campioni in carica possono però mettere sul piatto numeri importanti in particolar modo in attacco, dove durante tutto il torneo hanno fatto registrare percentuali di assoluto valore: 53% di squadra (solo Jastrzebski fra le squadre che hanno disputato il tabellone finale ha fatto meglio, col 54%), con i picchi proprio di Huber (66%), Smith (71%) e Semeniuk (53%) e una efficienza globale del 40% che è la più alta del torneo e racconta bene di quanto poco fallosi siano a rete i ragazzi allenati da Cretu. Trento da questo punto di vista può rispondere con percentuali inferiori di due punti: 51% di squadra con il 38% di efficienza e Lisinac (67%), Podrascanin (62%) e Michieletto (52%) sugli scudi.
I gialloblù dominano la scena pure nella classifica degli ace (primo posto con 60), anche perché sono la squadra che ha giocato il maggior numero di set fra quelle qualificate ai quarti di finale (41 contro i 28 del Kedzierzyn-Kozle) e quindi contano ben 16 battute punto in più degli avversari perché hanno avuto più occasioni per andare a segno, mettendo in mostra lo stesso Michieletto (20 punti). Equilibrio assoluto, infine, nel fondamentale della ricezione; entrambe le finaliste hanno ricevuto durante il torneo con il 20% di palle perfette, ma il Grupa Azoty può contare anche in questo caso su una maggiore efficienza (14% a 9%).
Il 22 maggio si capirà se tali tendenze statistiche saranno confermate nel match che assegna il titolo o se la Finale farà, come talvolta capita, storia a sé.

Trentino Volley Srl
Ufficio Stampa