Trento, 22 giugno 2022

Laurenzano: "Sbalordito dalla chiamata di Trentino Volley. Sono uno che non molla mai"

Gabriele Laurenzano immortalato alla BLM Group Arena prima della partita giocata lo scorso 13 febbraio (foto Trabalza)

La prima intervista da giocatore di Trentino Volley per Gabriele Laurenzano, libero calabrese di diciannove anni, ufficializzato oggi.

Benvenuto in Trentino Volley, Gabriele! Cosa ti ha portato a scegliere questo Club per proseguire la tua carriera?
“Sono rimasto sbalordito dalla chiamata di Trentino Volley e ovviamente non potevo che accettare l’offerta. Aver attirato le attenzioni di una Società così importante dopo un solo anno di SuperLega alle spalle è motivo di grande orgoglio per me, ma è anche una grande sorpresa. Sono felicissimo di poter vestire la maglia di un Club che ha sempre lavorato benissimo con i giovani e che al tempo stesso è sempre riuscita a restare ad altissimo livello, come dimostrano i recenti risultati. Lorenzetti è un tecnico esperto e molto bravo, sono sicuro saprà farmi crescere nel modo corretto; sarà una bellissima sfida: voglio capire se posso essere il libero all’altezza di una squadra con grandi ambizioni come questa”.
Chi è Gabriele Laurenzano?
“Sono un ragazzo molto combattivo, nasco agonista e cerco di trasmettere in campo tutta la voglia che ho di vincere e non mollare mai. Ecco perché in difesa provo sempre a tenere in gioco i palloni più difficili e non mi arrendo sino a quando la sfera non è effettivamente caduta. È una mentalità che nasce singolarmente, ma che fa bene anche alla squadra, perché è bellissimo vedere un compagno che non molla mai, specialmente in seconda linea. Io sono uno di quelli”.
Domanda inevitabile: sei un libero più propenso alla difesa o alla ricezione?
“Io credo di essere più portato per la difesa ma una cosa non esclude l’altra, anche perché gli allenatori che ho avuto mi dicono invece che al momento sono più pronto in ricezione. Riuscire a lavorare bene in entrambi i fondamentali mi carica molto, ma al tempo stesso devo rimanere lucido e riuscire a gestire la seconda linea nel migliore dei modi. Non posso negare che una grande difesa per me sia come realizzare un punto per uno schiacciatore e quindi mi carica di più”.
Da questo punto di vista c’è qualche giocatore da cui hai tratto ispirazione?
“Ho iniziato a giocare come martello ma ben presto ho capito che, se avessi voluto arrivare ad alti livelli, avrei dovuto cambiare ruolo. Ho ascoltato i consigli di Vincenzo Fanizza, mio allenatore a Castellana Grotte, e mi sono messo addosso la maglia da libero cercando di trovare dei modelli che non potevano che essere Sergio e Grebennikov. Pensare che giocherò nella stessa Società in cui sino a due anni prima c’era Jenia mi esalta. È un sogno”.
Ti sei posto degli obiettivi, individuali e di squadra?
“Mi piace tantissimo vincere e spero di farlo spesso con Trentino Volley, anche perché questa squadra ha tutto per lottare ad alti livelli sino in fondo. A fine campionato, poi, mi piacerebbe essere riuscito ad attirare le attenzioni dello staff tecnico della Nazionale; ho fatto tutta la trafila delle giovanili azzurre e vorrei coronare questo percorso con la convocazione nel gruppo seniores. A livello personale voglio inoltre assolutamente migliorare le mie percentuali in ricezione; da questo punto di vista mi piace confrontarmi spesso con lo scout per capire come sto giocando e per capire dove posso crescere”.
Il tuo impatto con la SuperLega con la maglia di Taranto è stato eccezionale…
“Non potevo aspettarmelo, perché prima di quella stagione avevo al massimo giocato in Serie B. Il doppio salto in avanti è stato quindi difficile ma molto stimolante; per chi si confronta per la prima volta con il massimo campionato italiano non è semplice riuscire ad assorbire l’impatto con una velocità di palla ed una potenza completamente differenti. I palleggiatori, poi, sono bravissimi; nelle prime giornate ho faticato a capire se dalle loro mani uscisse l’alzata per il primo tempo o per la pipe, ma col passare del tempo sono riuscito ad adattarmi. È una bellissima sfida personale, ogni giorno”.
Sei calabrese e hai fatto le giovanili a Castellana Grotte. È un percorso molto simile a quello che ha vissuto Daniele Lavia…
“Lo conosco bene e l’ho sentito anche recentemente. Ci siamo spesso incrociati sia a Rossano sia a Castellana Grotte e sono contento di poter vivere questa esperienza lontano da casa assieme a lui che, inevitabilmente, per me sarà un punto di riferimento. Lavia è un bell’esempio di come lavorando sodo e dando il massimo si possa arrivare a grandi livelli con questo Club”.

Trentino Volley Srl
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